L’autista di Falcone ascoltato dall’Antimafia: “Con lui ho lavorato otto anni. Quando viaggiavamo si sedeva al mio fianco”.
ROMA – L’autista di Falcone ascoltato dall’Antimafia. A distanza di 27 anni dalla morte del giudice, uno delle persone sempre al suo servizio ha svelato alcuni dettagli della vita del magistrato. Il testo dell’audizione è stato secretato ma alcuni pezzi delle dichiarazioni sono diventati diventati di pubblico dominio.
“Sono stato al suo fianco per otto anni – ha sottolineato Giovanni Costanza – il suo impegno non era soltanto in ufficio ma anche a casa. Quando lo andavo a trovare a casa la mattina era in vestaglia che studiava o lavorava. In macchina si sedeva al mio fianco e non dietro. E’ stato condannato non per aver commesso un crimine ma solo per dare giustizia a tutti“.
L’autista di Falcone ascoltato dall’Antimafia
L’autista ha anche raccontato dei diversi litigi nella sua famiglia: “Io avevo una guerra anche dentro casa. Ma non avevo nessuna intenzione di mollare Falcone. Non aspettava che altri svolgessero le indagini per lui, andava personalmente a raccogliere i documenti che gli servivano. Non ho mai avuto un sostituto e in auto eravamo solo io e lui“.
L’autista di Falcone ritorna sull’attentato fallito all’Addura
L’autista di Falcone svela anche i particolari del fallito attentato all’Addura: “Mi ha chiamato a casa comunicandomi tutti i suoi spostamenti. Rientrato in servizio, come facevo abitualmente ho bonificato la zona. Quel giorno è stato rinvenuto il borsone con la bomba all’interno. L’artefice è stato molto bravo a farla brillare e nulla è andato distrutto“.
E Costanza rivela: “Il giorno dopo sono andato a stipulare un’assicurazione per la vita. Ma nel 1992 ho subito l’attentato di Capaci ma sono ancora qui. La polizza è andata perduta perché valeva solo in caso di morte“.
E sui sogni di Falcone svela: “Una volta mi ha detto che lui diventava procuratore nazionale Antimafia e di prendermi l’elicottero“.
fonte foto copertina https://it.wikipedia.org/wiki/Giovanni_Falcone