Auto contaminata da sostanze cancerogene ma non te ne accorgi: come difendersi
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Auto contaminata da sostanze cancerogene ma non te ne accorgi: come difendersi

Regolazione sedile dell'auto

I ritardanti di fiamma presenti negli interni delle auto rilasciano sostanze tossiche nell’aria. Cosa dice lo studio della Duke University.

Respirare aria contaminata da sostanze chimiche pericolose all’interno della propria auto potrebbe sembrare un rischio remoto. Eppure, uno studio condotto dalla Duke University, pubblicato su Environmental Science & Technology nel maggio 2024, dimostra che la realtà è ben diversa. L’indagine ha analizzato 101 veicoli fabbricati a partire dal 2015 per il mercato statunitense e ha rivelato la presenza costante di ritardanti di fiamma volatili in quasi tutti gli abitacoli esaminati.

Il composto più presente è il TCIPP, una sostanza impiegata come ritardante di fiamma nei sedili e nei rivestimenti interni delle auto. Preoccupano i risultati degli studi pre-clinici su animali, che collegano l’esposizione cronica a questa sostanza a un potenziale aumento del rischio di sviluppare tumori. La dottoressa Rebecca Hoehn, principale autrice dello studio, ha sottolineato come un individuo trascorra in media un’ora al giorno in macchina, un’esposizione che, accumulandosi nel tempo, può avere un impatto non trascurabile sulla salute. Sebbene la ricerca riguardi veicoli americani, la diffusione di questi materiali a livello globale rende plausibile la presenza del problema anche nei veicoli venduti in Europa.

Parabrezza appannato
Parabrezza appannato dell’auto – newsmondo.it

Le sostanze pericolose e i gruppi più a rischio

Oltre al TCIPP, lo studio ha rilevato la presenza di altri ritardanti di fiamma organofosfati, tra cui TDCIPP e TCEP, noti per i loro effetti tossici sul sistema nervoso e riproduttivo. La presenza di queste sostanze è particolarmente critica quando le temperature sono elevate, perché il calore ne aumenta il rilascio nell’aria interna del veicolo. Le categorie più vulnerabili risultano essere i pendolari, per via del tempo prolungato trascorso in auto, e i bambini, che a causa della maggiore frequenza respiratoria assorbono dosi più elevate in proporzione alla loro massa corporea.

Come ridurre l’esposizione e cosa chiedono gli esperti

La dottoressa Lydia Jahl del Green Science Policy Institute propone semplici ma efficaci misure di mitigazione. Aprire i finestrini prima di iniziare a guidare consente di abbassare immediatamente la concentrazione dei composti volatili presenti nell’aria dell’abitacolo. Parcheggiare l’auto all’ombra o in garage evita il surriscaldamento, riducendo così il rilascio delle sostanze chimiche dai materiali interni. Ma gli esperti concordano: la vera soluzione non può dipendere solo dai comportamenti individuali. È urgente che l’industria automobilistica e i legislatori introducano regolamenti più severi sull’uso di ritardanti di fiamma tossici. L’obiettivo deve essere quello di garantire la sicurezza antincendio senza compromettere la salute dei passeggeri. Le future normative europee e internazionali dovranno tener conto di questi dati scientifici e promuovere materiali alternativi, meno nocivi ma altrettanto efficaci.

Un cambiamento è necessario. L’abitacolo dell’auto deve tornare a essere un ambiente sicuro, non un luogo di esposizione quotidiana a sostanze potenzialmente cancerogene.

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ultimo aggiornamento: 18 Dicembre 2025 16:24

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