Emendamenti sulle auto aziendali. come potrebbe cambiare la norma dopo l’esame dell’Aula. Lo scopo di Conte per la manovra: “Abbassare la tassazione”.
Come largamente preannunciato, la tassa sulle auto aziendali, criticata da tutto il governo, è stata investita dagli emendamenti che dovrebbero cambiare la situazione. Resta da capire ancora come, ma qualche correzione sembra scontata. Lo stesso Giuseppe Conte aveva lanciato una nuova sfida ai suoi ministri, dicendosi convinto di poter abbassare ulteriormente le tasse. Unna missione ardua ma che, almeno a parola, ha ricompattato la maggioranza giallorossa.
Auto aziendali, quanto si paga: la normativa vigente prima della manovra
Le auto aziendali, si parla di quelle concesse in uso promiscuo ai dipendenti, sono un bonus soggetto a tassazione. Bassa ma c’è. Il costo è pari al valore stabilito dall’ACI che ha una stima del costo chilometrico. Si tratta ovviamente di un dato in continuo aggiornamento e che di anno in anno viene adeguato. Prima della manovra i dipendenti pagao il 30% del costo stimato dall’ACI su una percorrenza di 15.000 chilometri.
Tassa sulle auto aziendali, tasse triplicate
Con la tassa sulle auto aziendali si proponeva di far pagare il prezzo pieno (o quai) a tutti i dipendenti che godono del beneficio. Questo ha portato critiche pari ai vantaggi che avrebbe avuto lo Stato, che in effetti si sarebbe assicurato un’entrata ingente.
In seguito alle lamentele, arrivate anche dal governo, la formulazione è cambiata e l’aumento della tassazione avrebbe dovuto interessare solo le auto più inquinanti, escludendo quindi dal provvedimento le auto elettriche e ibride. Ma ancora non basta.
Tassa solo per le auto di nuova immatricolazione
Il nuovo taglio delle tasse annunciato da Giuseppe Conte dovrebbe portare a una nuova modifica. Dovrebbero essere soggette alla tassazione le auto inquinanti di nuova immatricolazione. Si parte quindi dal 2020 e il provvedimento non sarà retroattivo.
Il problema delle coperture
Le variazioni al provvedimento sollevano un problema per il governo. Ogni taglio alle entrate dovrà essere rimpiazzato da nuove coperture. La missione è tutt’altro che semplice per la maggioranza, arrivata alla prova della manovra con la coperta decisamente corta e i riflettori dell’Unione europea puntati addosso.