Assicurazione auto d’epoca: tutto quello che occorre sapere
Prima di addentrarci nell’argomento vero e proprio di questo post, partiamo dalla definizione di auto d’epoca. Cos’è l’auto d’epoca? Ebbene, secondo il Codice della Strada, viene identificata come auto d’epoca quel veicolo che è stato cancellato dal PRA e che può circolare solo ed esclusivamente quando hanno luogo manifestazioni, raduni precedentemente autorizzati da chi di competenza.
Non tutte le macchine vecchie dunque, possono essere considerate auto d’epoca. Molte sono destinate alla rottamazione perchè non possono assolutamente circolare su strada. Fatta questa dovuta premessa, approfondiamo quelli che sono i vantaggi o meno di un’assicurazione.
Assicurazione auto d’epoca: si risparmia davvero?
Questa è la domanda che si pongono moltissime persone. In passato, il riconoscimento di un veicolo come auto d’epoca è stato concesso con troppa leggerezza e purtroppo questo ha provocato un enorme danno allo Stato, tant’è che l’Erario ha subito una forte riduzione dei ricavi provenienti dalle assicurazioni e dal pagamento del bollo auto.
Ma oltre al’aspetto economico, anche quello sulla sicurezza non bisogna sottovalutare: infatti le auto d’epoca inquinano maggiormente rispetto alle nuove vetture, e i rischi di un guasto d’altro canto sono molto elevati, quindi in altri termini questo significa che il rischio di incidenti è molto elevato. Però c’è da fare una considerazione: le auto d’epoca percorrono meno chilometri e di conseguenza il gioco vale la candela.
Proprio in virtù di questo, il costo di un’assicurazione è ridotto al 70% rispetto ad una normale vettura.
Inoltre, le condizioni contrattuali sono molto vantaggiose, nello specifico:
- indipendentemente dalla classe di merito si calcola un premio annuale fisso
- copertura assicurata anche durante i raduni, manifestazioni e quant’altro
Per sottoscrivere una polizza assicurativa su un’auto d’epoca, oltre ai normali documenti per la stipula, occorre effettuare l’iscrizione ad un registro storico. Per quest’ultimo caso, la regola vige se la vettura in questione ha più di 20 anni.