Genova, un’auto finisce in mare

Genova, un’auto finisce in mare

Un’auto è finita in mare all’aeroporto di Genova, provocando la morte di un addetto ai controlli. In corso le indagini.

Il fatto è accaduto durante la nottata del 20 maggio. Una macchina di servizio guidata durante un addetto ai controlli che effettuava il suo giro di ispezione notturna di routine della pista di volo è finita in mare. È accaduto all’aeroporto Cristoforo Colombo di Genova.

Sergei Robbiano, la vittima dell’incidente

L’incidente mortale ha coinvolto Sergei Robbiano, un dipende dello scalo di 50 anni. L’uomo, stava svolgendo un’ispezione di routine della pista di volo, quando accidentalmente è caduto in mare con una macchina. Sergei sarebbe precipitato con il mezzo nell’estremità ovest della pista, in direzione di Pegli.

Stando a quanto dichiarato fino ad ora nelle ricostruzioni, il fatto sarebbe accaduto intorno all’una di notte. Attualmente non è ancora possibile formulare ipotesi certe in merito ai motivi che hanno causato l’incidente. Sergei avrebbe sfondato la barriera della pista numero 10, e sarebbe caduto in mare con la vettura.

Ambulanza

Il recupero dell’uomo

Sono state le squadre dei sommozzatori e dei vigili del fuoco a recuperare l’auto con il corpo di Sergei Robbiano all’interno. Anche la Capitaneria di Porto ha aiutato le squadre di soccorso durante il recupero della vettura, localizzando l’auto e rinvenendo il corpo ormai senza vita dell’uomo.

Subito sono stati chiamati gli operatori sanitari del 118 che sono arrivati sul posto, potendo soltanto constatare il decesso dell’uomo. Attualmente i procuratori stanno svolgendo le indagini per valutare quale sia stato il motivo scatenante del tragico incidente.

La nota di condoglianze alla famiglia dell’aeroporto di Genova

L’aeroporto ha ripreso la sua normale attività lavorativa soltanto al termine delle operazioni necessarie per il recupero dell’uomo. L’aeroporto esprime una nota di condoglianze e vicinanza nei confronti della famiglia dell’uomo vittima del tragico incidente: “I nostri primi pensieri vanno ai familiari e ai cari del nostro collega così inspiegabilmente e tragicamente scomparso”.