Secondo il Global Automotive Outlook di AlixPartners, il mercato cinese delle auto vedrà un drastico ridimensionamento.
Negli ultimi anni, l’industria delle auto ha vissuto una delle sue trasformazioni più radicali, guidata da elettrificazione, nuove tecnologie e una crescente competizione globale. La Cina, oggi al centro di questo cambiamento, è protagonista di un’espansione impressionante, ma anche di una lotta interna feroce che porterà inevitabilmente a una selezione naturale dei marchi.
Come riportato da quattroruote.it, è quanto emerge dal Global Automotive Outlook 2025 di AlixPartners, presentato dopo il Salone IAA Mobility di Monaco. Il report sottolinea come, nonostante il sorpasso dei brand cinesi nei mercati europei, la sovrabbondanza di costruttori in Cina non sia sostenibile nel lungo periodo.

I marchi cinesi dominano, ma si prepara la selezione
Nel solo 2025, i marchi cinesi come Chery, SAIC e BYD hanno registrato una crescita significativa in Europa e in particolare in Italia, superando nelle vendite alcuni colossi storici come Stellantis, che ha perso oltre 38.000 unità rispetto al 2024.
Tuttavia, questa crescita è destinata a subire un forte consolidamento. In Cina, il numero di brand attivi nel settore delle auto elettriche e ibride plug-in supera i 130, ma secondo AlixPartners, solo 15-20 di questi sopravvivranno entro il 2030. Il motivo? Una guerra dei prezzi serrata, margini in calo e la necessità di sostenere enormi investimenti in ricerca e sviluppo.
Questa selezione sarà inevitabile: i marchi senza una scala industriale sufficiente, una rete distributiva forte o accesso a capitali, verranno gradualmente espulsi dal mercato.
Una crisi europea che non aiuta i costruttori locali
Parallelamente, l’Europa non vive un momento felice. La produzione automobilistica nel 2025 si attesta al 76% dei livelli del 2017, con l’Italia in calo del 54%. I margini EBIT medi dei costruttori europei sono scesi dal 7,8% nel 2023 al 4,5% nel secondo trimestre 2025, segnando un crollo del 40%.
In questo scenario, i brand cinesi appaiono più agili, capaci di produrre con costi inferiori e tempi ridotti, anche grazie a modelli operativi digitalizzati e all’uso intensivo di intelligenza artificiale. Proprio l’AI è indicata da AlixPartners come la leva chiave per migliorare vendite e marketing, con potenziali riduzioni del 30% nei costi di acquisizione cliente.
La partita è ancora aperta, ma il messaggio è chiaro: il mercato premierà solo chi saprà unire innovazione, efficienza e visione strategica. E il sorpasso cinese, per quanto impressionante, potrebbe lasciare sul campo molti protagonisti.