Vibo Valentia, un'autobomba esplode nell'entroterra: morto un uomo
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Autobomba a Vibo Valentia, per il pm è opera della ‘ndrangheta

Polizia dell'utri

Un’autobomba a Vibo Valentia è esplosa togliendo la vita a Matteo Vinci, candidato alle ultime elezioni comunali.

Tragedia a Vibo Valentia. Un’autobomba è esplosa nelle campagne di Cervolaro, nel cuore dell’entroterra vibonese. Al suo interno è stato ritrovato il corpo di Matteo Vinci, candidato alle ultime elezioni comunali. Con lui era presente il padre settantenne, rimasto ferito nello scoppio. Secondo quanto riportato da Repubblica, la bomba avrebbe fratturato le gambe dell’uomo, impedendogli di uscire dall’auto prima che questa venisse inghiottita completamente dalle fiamme.

Secondo il pm Mancuso, della Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro, non ci sono molti dubbi: l’esplosione è stata causata da una bomba piazzata da uomini della ‘ndrangheta.

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Un’autobomba esplode a Vibo Valentia: morto un uomo

Gli investigatori hanno lavorato per tutta la serata, cercando di interrogare anche l’anziano sopravvissuto, senza però riuscire a ottenere risposte soddisfacenti. Probabilmente un secondo interrogatorio, più approfondito, verrà fatto all’uomo nei prossimi giorni.

La vittima, ex rappresentante di medicinali, non era mai stata menzionata in alcuna indagine riguardanti processi di stampo mafioso. Aveva però dei contatti con esponenti del clan Mancuso, in quanto i suoi terreni confinavano con quelli della sorella del boss della potente famiglia calabrese.

I Mancuso, secondo alcune testimonianze, avrebbero tentato di acquistare tali terreni, ricevendo sempre risposte negative. Nel novembre del 2017 ci sarebbe stata anche una lite tra il padre della vittima e Sara Mancuso, la sorella del boss. Per il momento non è possibile però avanzare ipotesi di qualche collegamento tra questi trascorsi e l’assassinio brutale di questo pomeriggio.

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ultimo aggiornamento: 10 Aprile 2018 8:42

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