Autonomia differenziata: Meloni frena. Scontro con Salvini
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Direttore: Alessandro Plateroti

Autonomia differenziata: Meloni frena. Scontro con Salvini

Giorgia Meloni

La premier Giorgia Meloni e il suo partito FdI frenano sull’autonomia differenziata fortemente voluta dalla Lega.

La Lega di Matteo Salvini spinge sull’autonomia differenziata, il progetto scritto da Calderoli che vorrebbe un ddl lampo. Ma a frenare gli entusiasmi leghisti e le promesse fatte dal vicepremier al suo partito e alla frangia nordista che sta defluendo verso Comitato per il Nord di Bossi, è la presidente del Consiglio. Giorgia Meloni e il suo partito frenano sull’autonomia territoriale per cui le regioni acquisiscono maggiore indipendenza su alcune questioni dall’amministrazione centrale dello Stato.

Dall’altra parte Salvini è pressato dalle regioni del nord, soprattutto dalla sua Lombardia e dal vicino Veneto di Zaia che ha chiesto sin da subito che venga attuata una volta per tutte quest’autonomia differenziata. In gioco c’è il futuro politico del segretario del Carroccio ma dall’altra parte la tenuta del governo perché già è in atto uno scontro con la premier. Fratelli d’Italia non viene da una storia federale e resta molto scettica riguardo al progetto, inoltre, i governatori del Sud già stanno chiedendo il suo intervento a gran voce per frenare la proposta di Calderoli.

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Giorgia Meloni
Giorgia Meloni

FdI e Meloni frenano sulla proposta leghista

I presidenti di Regione, del nord ovviamente, spingono per l’attuazione come Attilio Fontana in Lombardia, Luca Zaia in Veneto e Massimiliano Fedriga in Friuli Venezia Giulia così come il ministro per gli Affari regionali Calderoli, che ha presentato un testo di legge direttamente alla Presidenza del consiglio dei ministri, senza passare per la conferenza Stato-regioni. Questo ha suscitato ancora più le ire dei governatori del Sud tra cui Michele Emiliano che ha chiesto alla premier di fermare questa follia.

Nel frattempo Calderoli si inalbera contro l’opposizione e la stampa che lo critica di voler spaccare il paese. “Io da ministro ho giurato sulla Costituzione, che sancisce l’unità nazionale, per cui scrivere che voglio spaccare l’Italia significa darmi dello spergiuro. Questa è diffamazione, forse addirittura calunnia, perché mi si attribuisce un’inventata volontà di spaccare il Paese” ha detto.

Ad opporsi maggiormente, più che il Pd è forse proprio il partito di destra sociale della presidente del Consiglio. Fratelli d’Italia è contrario al decentramento dei poteri. Meloni ha ribadito più volte che la riforma dell’autonomia deve essere fatta nello spirito della Costituzione a tutela dell’unità d’Italia e che “nessuno andrà lasciato indietro”.

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ultimo aggiornamento: 4 Gennaio 2023 10:42

Autonomia differenziata: il Sud chiede di fermare il progetto

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