Autonomia, il tavolo a Palazzo Chigi si conclude con un nulla di fatto. Nuovo strappo tra Lega e Movimento Cinque Stelle. Dal Carroccio: “Invece che andare avanti andiamo indietro”.
Nuovo strappo tra Lega e Movimento Cinque Stelle sull’Autonomia. Il nuovo incontro a Palazzo Chigi ha portato a un nuovo nulla di fatto. Anzi, fonti della Lega hanno fatto sapere che la questione è particolarmente delicata al punto che invece che avvicinarsi a un compromesso le parti sono sempre più lontane.
Autonomia, strappo tra Lega e Movimento Cinque Stelle
Il nuovo avolo di confronto a Palazzo Chigi si è concluso con un fragoroso e preoccupante buco nell’acqua che ha alimentato il clima di tensione tra la Lega e il MoVimento. Fonti del Carroccio hanno sottolineato, con fare decisamente spazientito per la logorante trattativa, che invece di progredire si fanno ogni volta diversi passi indietro. Immediata la risposta dal Movimento Cinque Stelle, da cui fanno sapere che l’ostacolo principale sarebbe rappresentato dalla scuola.
Il nodo legato alla scuola
I Cinque Stelle sono contrari alla scuola spezzatino e non daranno il proprio consenso al processo per le Autonomie regionali fino a quando non saranno convinti della bontà di un progetto in grado di non creare disuguaglianze in Italia.
Il MoVimento vuole riprendersi il Sud
Luigi Di Maio anche alla vigilia del vertice aveva fatto sapere che l’Autonomia si farà ma a determinate condizioni. Il leader del Movimento Cinque Stelle ha iniziato una crociata per i diritti del Sud anche nel tentativo di andare a riconquistare l’elettorato perduto.
E non è un caso che le critiche firmate dai Cinque Stelle che arrivano a mezzo stampa mirano a mettere in cattiva luce la Lega agli occhi dei meridionali.
“Al vertice la Lega ha proposto di inserire le gabbie salariali, ovvero alzare gli stipendi al Nord e abbassarli al Centro-Sud, una cosa che per il M5S è totalmente inaccettabile“, recitano fonti pentastellate nel virgolettato riportato dall’Adnkronos.