Stati Uniti: si è suicidato l’autore della strage durante il Capodanno cinese

Stati Uniti: si è suicidato l’autore della strage durante il Capodanno cinese

L’autore della strage avvenuta in occasione del Capodanno cinese in California si è suicidato poco dopo essere stato fermato dalla polizia.

Durante la festa organizzata in California per il Capodanno cinese, è avvenuta una sparatoria che ha causato la morte di almeno 10 persone e 16 feriti. La sparatoria è avvenuta a Monterey Park, in California. Il colpevole è un uomo di 72 anni. 

La cattura e il suicidio

Le vittime ammontano a dieci, tutte di età compresa tra i 50 e i 60 anni. La festa si stava svolgendo in una sala da ballo. Dopo si è spostato in un altro locale per continuare il massacro, ma fortunatamente l’intervento tempestivo di alcuni clienti ha scongiurato un ulteriore massacro. A quel punto l’uomo è scappato a bordo di un furgone. Poco dopo le forze dell’ordine lo hanno fermato. Così il 72enne ha deciso di togliersi la vita dentro lo stesso furgone in cui stava viaggiando. 

La tragica vicenda si è svolta a distanza di 13 chilometri da Los Angeles. Lì la maggior parte della popolazione è di origine asiatica. Erano inziati i festeggiamenti per il Capodanno cinese, che durano solitamente due giorni, la festa stava per concludersi: erano quasi le 22:00 quando il killer ha fatto irruzione all’interno della sala da ballo e ha aperto il fuoco contro i presenti, uccidendo e ferendo diverse persone. 

Il colpevole della vicenda è Huu Can Tran, anche lui di origine asiatica. hHa fatto irruzione nello Star Ballroom Dance Studio. Secondo quanto appreso, era armato di un “potente fucile d’assalto“. Lo hanno riferito gli inquirenti che si sono occupati del caso. Nella vicenda sono deceduti cinque uomini e cinque donne. 

Adesso, a causa del suicidio del colpevole, sarà ancora più difficile scoprire quale sia il movente che ha spinto l’uomo a compiere un tale gesto. In questa situazione, lo sceriffo della contea di Los Angeles, Robert Luna, ha dichiarato: “Tutte le piste sono aperte”, da quella della “violenza domestica” al “crimine d’odio”. 

Nonostante l’arma utilizzata per compiere il massacro sembri corrispondere ad un fucile d’assalto, all’interno del secondo locale gli inquirenti hanno ritrovato soltanto una pistola normale ed una semiautomatica “con un’alta capacità di essere ricaricata”, spiegano gli inquirenti.