Autostrade, aumento sui pedaggi dal 1° gennaio 2023

Autostrade, aumento sui pedaggi dal 1° gennaio 2023

Dal 1° gennaio 2023 i pedaggi autostradali aumenteranno dall’1,5% al 3,5%, cifre comunque inferiori a quelle di Francia e Spagna.

Un altro elemento da aggiungere alla precaria situazione economica dell’Italia è quello dei rincari sui pedaggi autostradali, che torneranno ad aumentare dal 1° gennaio 2023 dopo un blocco iniziato quattro anni fa. Il decreto ministeriale arriverà il giorno di San Silvestro, annunciato dai ministri Salvini e Giorgetti.

Autostrada A1

Gli aumenti dei pedaggi si alzano per il 2023 e proprio in questo periodo arriva il decreto ministeriale che presenta la variazione delle tariffe autostradali per il prossimo anno. I rincari che solitamente aumentano ogni anno, avevano subìto un blocco dal 2018, esattamente dal crollo del Ponte Morandi. Con l’anno nuovo ritornano a farci compagnia invece quegli aumenti sulle tariffe autostradali.

Un aumento dall’1,5% al 3,5%

Il decreto ministeriale, tanto atteso dagli impauriti automobilisti, arriverà a San Silvestro, in onore dell’anno nuovo. Con questo, il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini e il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti autorizzeranno o meno le richieste di aumento presentate dalle concessionarie.

Autostrade per l’Italia, che 3.000 chilometri del pedaggio nazionale, aveva parlato di un aumento delle tariffe autostradali, intorno all’1,5% in più rispetto ai costi attuali, a fronte di un piano economico-finanziario da 21,5 miliardi di euro per l’ammodernamento della rete.

Non abbiamo ancora cifre certe, ma per la tangenziale milanese potrebbe esserci un aumento del 3,5%. Per le due autostrade del Centro Italia, la A24 Roma-L’Aquila-Teramo e la A25 Roma-Pescara, invece, non ci dovrebbero essere stati aumenti. Potrebbe anzi esserci una riduzione dei pedaggi.

Gli aumento autostradali di Francia e Spagna, invece, si stimano rispettivamente del 4,7% e del 4%. Uno scenario completamente diverso invece in altri Paesi Ue, dove i pedaggi restano gratuiti, come in Germania, Belgio, Lussemburgo, Olanda, Danimarca, Svezia e Finlandia. In Svizzera e Austria, invece, si paga una tariffa valida per un determinato periodo di tempo.