Nuove rivelazioni shock da Avetrana: “Ecco chi ha davvero ucciso Sarah Scazzi”

Nuove rivelazioni shock da Avetrana: “Ecco chi ha davvero ucciso Sarah Scazzi”

Valentina Misseri torna a parlare del caso dell’omicidio di Sarah Scazzi ad Avetrana: accusa il padre Michele, difendendo Cosima e Sabrina.

La figlia di Michele Misseri, Valentina, parla del caso di Avetrana a pochi giorni dall’uscita della serie tv ispirata al tragico omicidio della giovane Sarah Scazzi.

In una recente intervista, come riportato da Fanpange.it, la sorella di Sabrina ribadisce che le vere colpe ricadono solo sul padre.

Delitto d’Avetrana: il racconto shock di Valentina Misseri

Valentina Misseri, sorella di Sabrina e figlia di Michele Misseri e Cosima Serrano, è tornata a parlare dell’omicidio di Sarah Scazzi in un’intervista rilasciata al programma Farwest di Rai 3.

A quasi 14 anni di distanza dal delitto che ha sconvolto l’Italia, come riportato da Fanpage.it, la donna è ferma nella sua convinzione: il colpevole è suo padre, Michele Misseri.

Strasicura che è stato mio padre a uccidere Sarah Scazzi” ha dichiarato. Secondo il suo racconto, l’uomo: “Ci ha provato e lei si è rifiutata“.

La figlia di Cosima non si trovava ad Avetrana il giorno del delitto, ma da sempre ha cercato di capire cosa sia realmente successo, difendendo la madre e la sorella.

Non posso confidarmi con lei, mi manca proprio un pilastro, è come se fossi orfana, come se non avessi più nessuno“, ha confessato durante l’intervista.

L’innocenza di Cosima Serrano e Sabrina Misseri

Le parole di Valentina Misseri sollevano nuovamente dubbi su un caso che, nonostante il tempo trascorso, continua a suscitare polemiche e interrogativi.

Secondo la donna, tutta la storia sarebbe stata “gonfiata” per incastrare sua sorella Sabrina, che, secondo le versioni ufficiali, sarebbe stata gelosa della cugina Sarah Scazzi.

Un po’ sono proprio le carte che me lo dicono“, ha spiegato, affermando come la prima versione fornita dal padre Michele Misseri avesse una “logica lineare“.

Tuttavia, con il passare del tempo, le indagini si sarebbero indirizzate verso un diverso scenario, che per lei somiglia a “la sceneggiatura di un film“.

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