Predisposte le misure cautelari nei confronti di due giovani che stavano progettando un attentato in Italia.
La procura della Repubblica di Trento ha eseguito un provvedimento di fermo nei confronti di un ragazzo ed una ragazza, entrambi incensurati. I due sono indagati per associazione con finalità di terrorismo o di eversione dell’ordine democratico, arruolamento ed addestramento con finalità di terrorismo anche internazionale. A fermare i due i carabinieri del Ros. Entrambi nati in Italia da famiglie di origini kosovare integrate nel tessuto sociale italiano. I due, stavano progettando un attentato in Italia.
Il gip del Tribunale di Rovereto, a Trento, ha predisposto il 18 giugno la custodia cautelare insieme agli arresti domiciliari. I due hanno inoltre l’obbligo di indossare il braccialetto elettronico. Quest’ultimo provvedimento, soddisfa la necessità di garantire un percorso di deradicalizzazione dell’indagato nel quale avrà un ruolo fondamentale la famiglia di origine, perfettamente integrata nel tessuto sociale italiano.
Secondo le indagini, i due giovani nati in Italia perfettamente inseriti nell’ambiente sociale e lavorativo, sarebbero coinvolti in una propaganda jihadista sul web. I due sarebbero addestrati per compiere atti violenti. Avrebbero inoltre progettato di compiere in Italia un attentato con degli esplosivi, per conto dell’organizzazione terroristica “Stato Islamico”. Dopo l’atto, i due si sarebbero dovuti recare in Africa per unirsi all’associazione terroristica.
L’organizzazione jihadista salafita
L’Isis o Stato Islamico, è il nome di un’organizzazione jihadista salafita attiva in Siria, Yemen e Iraq. Fino al 2017, l’isis controllava militarmente un ampio territorio. Il capo dell’organizzazione è Abu Bakr al-Baghdadi ed ha proclamato la nascita di un califfato nei territori caduti sotto il suo controllo in un’area compresa tra la Siria nord-orientale e l’Iraq occidentale, già nel 2014. Nonostante questo gruppo dichiari di fondarsi sulla religione Islamica sunnita, secondo i magnati del mondo islamico l’organizzazione sarebbe illegittima ed in contrasto con la dottrina religiosa.