Aviaria, confermato primo caso: i rischi per l'Italia, paura per il virus
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Direttore: Alessandro Plateroti

Aviaria, confermato primo caso: i rischi per l’Italia, il virus si diffonde

paziente in ospedale nel lettino

Preoccupazione per la diffusione del pericoloso virus tra gli esseri umani dopo il ricovero in gravi condizioni di un adolescente in Canada.

Il Canada ha confermato il primo caso umano di influenza aviaria H5N1 nel Paese. Un adolescente della British Columbia è stato ricoverato in condizioni critiche presso il BC Children’s Hospital di Vancouver. Dopo il test iniziale positivo per il virus H5, i campioni sono stati sottoposti a ulteriori analisi dalla Public Health Agency of Canada (Phac), confermando la presenza del ceppo H5N1, noto per la sua gravità. Questo è il primo caso di contagio umano registrato in Canada da H5N1, virus principalmente diffuso tra gli uccelli e ritenuto altamente patogeno.

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Aviaria: condizioni del paziente e indagini sulle cause del contagio

Il paziente ha mostrato sintomi come febbre, congiuntivite e tosse, aggravandosi fino a sviluppare sindrome da distress respiratorio acuto (ARDS). Le autorità sanitarie canadesi hanno avviato un’indagine per individuare la possibile origine del contagio. 

L’epidemiologa Bonnie Henry ha dichiarato che, sebbene nella casa del ragazzo siano presenti cani, gatti e rettili, nessuno di questi ha mostrato segni di infezione, e non è stato trovato alcun contatto diretto tra il paziente e volatili infetti, comunemente vettori dell’H5N1.

In via precauzionale, oltre 40 persone entrate in contatto con il paziente sono sotto monitoraggio, sebbene nessuna abbia manifestato sintomi. Phac ha rassicurato che il rischio per la popolazione generale rimane basso, ma ha avvisato chi ha esposizioni dirette con animali infetti di seguire adeguate misure di sicurezza.

La situazione globale: focolai negli Stati Uniti e allerta in Francia

In un contesto di crescente attenzione verso l’influenza aviaria, il caso canadese si aggiunge ai 46 casi umani confermati negli Stati Uniti nel 2024, principalmente tra lavoratori del settore agricolo. Negli Stati Uniti, le infezioni umane si sono risolte con sintomi lievi, grazie a trattamenti antivirali. 

Tuttavia, i ceppi presenti in USA e Canada appartengono a cladi differenti, il che lascia incerta l’origine del contagio canadese.

Parallelamente, la Francia ha elevato il livello di rischio aviario da “moderato” a “alto” per prevenire la diffusione del virus, rafforzando le misure di monitoraggio in risposta alla crescente trasmissione tra uccelli migratori.

Influenza aviaria in Italia: situazione sotto controllo, ma il rischio resta

In Italia, la situazione dell’H5N1 appare meno critica rispetto ad altre nazioni, con un solo focolaio confermato nel febbraio 2024, dopo un periodo di maggiori episodi tra il 2023 e il 2024. Sebbene la diffusione sembri contenuta, rimane alta l’attenzione verso la trasmissione da uccelli selvatici a pollame domestico, in un contesto che richiede costanti controlli per evitare ulteriori focolai.

Le preoccupazioni degli esperti

Jennifer Nuzzo, direttrice del Pandemic Center alla Brown University School of Public Health, ha definito il caso del teenager canadese un “evento tragico, ma non sorprendente”, evidenziando l’urgenza di misure preventive per limitare la trasmissione dell’H5N1. Nuzzo sottolinea come sia essenziale proteggere soprattutto coloro che, per motivi professionali, hanno contatti frequenti con specie animali vulnerabili.

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ultimo aggiornamento: 14 Novembre 2024 16:29

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