Paura aviaria dopo primo decesso, Bassetti: “Segnali sempre più forti”

Paura aviaria dopo primo decesso, Bassetti: “Segnali sempre più forti”

Dopo il primo caso umano e il decesso a seguito del contagio da H5N2, anche Matteo Bassetti ha voluto dire la sua.

Scatta l’allarme aviaria dopo il primo contagio umano con tanto di decesso a seguito del contatto con il virus H5N2 in Messico. Un uomo di 59 anni ha perso la vita e ha generato grande preoccupazione in tutto il mondo. Sulla vicenda ha voluto intervenire anche il Direttore del reparto Malattie Infettive del San Martino di Genova, Matteo Bassetti.

Matteo Bassetti

Paura aviara dopo il primo decesso: parla Bassetti

Dopo il primo caso umano di aviaria che ha visto un uomo perdere la vita a 59 anni in Messico, tramite i suoi canali social, anche Matteo Bassetti ha voluto dire la sua dando una visione della situazione che riguarda tutta la popolazione mondiale. “In Messico è stato segnalato il primo decesso e anche il primo caso umano confermato in laboratorio a livello globale di influenza aviaria da virus A/H5N2”, ha esordito nel suo post su X il Direttore del reparto Malattie Infettive del San Martino di Genova.

“Si trattava di un uomo di 59 anni che già soffriva di diverse altre malattie, per il quale non è stata riferita alcuna “esposizione a pollame o altri animali. Sebbene la fonte di esposizione al virus in questo caso sia attualmente sconosciuta, in Messico erano stati segnalati casi di virus A/H5N2 nel pollame. Il virus H5N2 è un sottotipo diverso dal più noto H5N1 responsabile dell’epidemia in corso tra i bovini da latte in 9 stati Usa, con 3 casi umani al momento collegati”.

“Segnali forti”: massima attenzione

L’esperto ha proseguito poi il suo pensiero sottolineando l’importanza di stare allerta: “Il fatto che questo signore non fosse un allevatore e non avesse avuto contatti con animali infetti deve far innalzare il livello di attenzione soprattutto diagnostico sulle forme respiratorie. Mi pare che i segnali di un avvicinamento all’uomo siano sempre più forti, per chi li sa e li vuole ascoltare…”.