Avon Products, travolta dalle spese legali e dai risarcimenti milionari per presunti effetti cancerogeni del talco, ha chiesto il fallimento negli Stati Uniti.
Avon Products, storico marchio di cosmetici, ha dichiarato bancarotta a causa di una serie di cause legali e risarcimenti milionari legati ai presunti effetti cancerogeni dei suoi prodotti a base di talco. Questa mossa arriva dopo che Johnson & Johnson aveva già affrontato un simile scandalo, accantonando 6,5 miliardi di dollari per chiudere migliaia di cause civili. Nonostante le negazioni dell’azienda riguardo la presenza di amianto nei propri prodotti, le spese legali e i risarcimenti richiesti hanno portato Avon sull’orlo del collasso finanziario.
Avon e le accuse sul talco cancerogeno
Come detto, Avon Products ha dichiarato bancarotta per affrontare le cause legali di massa relative ai suoi prodotti al talco contenenti amianto cancerogeno. La holding ha avviato le procedure per la protezione dal fallimento ai sensi del Chapter 11 presso il tribunale del distretto del Delaware. Questa misura le permette di continuare a operare mentre elabora un piano per gestire e ristrutturare il proprio debito. Il comunicato dell’azienda specifica che le filiali internazionali di Avon non sono coinvolte nella procedura di fallimento e continueranno a funzionare normalmente. Questo tentativo di salvataggio mira a garantire che le operazioni globali dell’azienda non siano compromesse, mentre si cerca una soluzione ai problemi finanziari interni.
Le cause legali e i risarcimenti
Nel dicembre 2022, un tribunale di Los Angeles aveva ordinato alla holding di pagare circa 50 milioni di dollari a una donna dell’Arizona che affermava di avere sviluppato il cancro a causa dell’uso prolungato di prodotti talcati contaminati da amianto. Successivamente, a luglio, un’altra giuria aveva concesso 24 milioni di dollari a un uomo di Chicago, impiegato in uno stabilimento di Avon, diagnosticato con mesotelioma. Nonostante queste sentenze, Avon ha sempre sostenuto che i suoi prodotti non contengono amianto e non sono cancerogeni. Tuttavia, le crescenti richieste di risarcimento e le spese legali hanno avuto un impatto devastante sulle finanze dell’azienda.