Gli avvisi bonari sono comunicazioni di irregolarità inviati al contribuente in caso di anomalie. Cosa fare se si riceve un avviso.
Allo scopo di contrastare il fenomeno dell’evasione fiscale, il governo Draghi procede con un rafforzamento della rete di controlli per intercettare anomalie e situazioni potenzialmente sospette. Rientrano in questa strategia le lettere di compliance e gli avvisi bonari. Ma di cosa stiamo parlando esattamente?
Cosa sono gli avvisi bonari
Gli avvisi bonari sono comunicazioni attraverso le quali si informa il contribuente che in fase di analisi è stata registrata un’anomali o un’irregolarità. Con questi avvisi si chiede al soggetto di pagare una sanzione.
Non parliamo di lettere simpatiche da ricevere ma non si tratta neanche di una condanna. Il contribuente infatti ha la possibilità di rivolgersi al Caf per dimostrare di non aver commesso errori. Nel caso in cui a commettere un errore sia stato il Fisco. il tutto si risolve con un nulla di fatto, nel senso che il contribuente non deve pagare la sanzione richiesta nella prima comunicazione. Sicuramente si tratta di una pratica scomoda che potrebbe mettere in apprensione, ma anche il Fisco sbaglia, quindi è importante non andare nel panico e sfruttare tutti gli strumenti che la normativa mette a disposizione anche a tutela del contribuente.
Per ulteriori informazioni è possibile consultare il sito dell’Agenzia delle Entrate alla sezione dedicata alle Comunicazioni di irregolarità.
Le lettere di compliance
Per quanto riguarda le lettere di compliance, si tratta di comunicazioni con le quali l’Agenzia delle Entrate segnala omissioni o anomalie nella documentazione fiscale del contribuente. Con queste lettere si invita il soggetto a fornire chiarimenti o nuovi documenti utili a fare il punto sull’effettiva situazione patrimoniale, ad esempio.