Orrore, babysitter uccide neonato sbattendogli la testa al muro: l’assurdo motivo

Orrore, babysitter uccide neonato sbattendogli la testa al muro: l’assurdo motivo

Una babysitter di 28 anni si sarebbe resa protagonista di un omicidio terribile ai danni di un neonato di 4 mesi. I fatti drammatici.

Una storia orribile arriva dagli Stati Uniti e precisamente da Midvale, Utah. Una babysitter è accusata di aver ucciso un neonato di 4 mesi e di avergli sbattuto con violenza e in modo mortale la testa sul muro dell’ascensore. La donna, una 28enne, avrebbe causato la morte dell’infante che gli era stato affidato dai genitori, insieme ad altri bambini.

Babysitter killer: i fatti

La triste storia di un neonato di 4 mesi ucciso dalla babysitter arriva da Midvale, Utah. La polizia ha accusato una donna di 28 anni di aver colpito mortalmente l’infante causandogli ferite tremende e portandolo, appunto, al decesso. Dalle ricostruzioni che sono filtrate in queste ore, la donna si sarebbe dovuta occupare del piccolo e di altri bambini ma il neonato sarebbe stato “colpevole” di piangere troppo in determinati momenti.

A quel punto, per farlo smettere, la babysitter lo avrebbe afferrato e gli avrebbe sbattuto con violenza e volutamente, la testa sul muro dell’ascensore colpendo una zona spigolosa. Le autorità avrebbero riferito, come riportato da alcuni media americani, che un medico che ha analizzato le ferite del bambino avrebbe stabilito che il piccolo aveva subito fratture bilaterali del cranio, una emorragia intracranica e fratture costali acute, alcune già in fase di guarigione e, quindi, forse, precedenti a quei momenti.

La ricostruzione e il video di sorveglianza

Ad incastrare la donna per i fatti avvenuti ai danni del neonato sarebbe un video di sorveglianza che mostrerebbe come la babysitter abbia portato il bambino sul tetto dell’edificio dove si trovavano e abbia cercato, per circa 17 minuti, di farlo stare tranquillo. Non riuscendosi, il livello di frustrazione si sarebbe alzato fino al compimento del terribile gesto che, va detto, dalle informazioni raccolte non sembra essersi visto in modo esplicito. La donna, infatti, sarebbe stata vista visibilmente pallida dopo essere sparita dal filmato per alcuni istanti. La 28enne deve rispondere dell’accusa di omicidio di primo grado aggravate da quella di abusi su minori.

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