Una bambina di 10 anni è stata uccisa nel sonno da un colpo accidentale esploso dal cugino 19enne. Il giovane è stato condannato a 10 anni.
Il 31 maggio 2024, a Milwaukee, nel sud del Wisconsin, si è verificata una tragedia domestica che ha scosso l’intera città, una bambina di 10 anni, Isdennyeliz Ortiz, è stata uccisa da un colpo d’arma da fuoco mentre dormiva nel letto accanto alla madre e al fratellino. Il responsabile, il cugino 19enne Javier Rodriguez, si trovava al piano superiore della stessa abitazione al momento dello sparo.

Un colpo partito per errore distrugge una famiglia
Secondo quanto riportato dalla polizia, Rodriguez stava giocando con una pistola quando l’arma ha sparato. Il proiettile ha attraversato una serie di ostacoli, tra cui un cuscino del divano, il pavimento e il soffitto, colpendo mortalmente la bambina al petto. Dopo l’incidente, il ragazzo avrebbe ammesso subito la colpa, dicendo: “È colpa mia. Mi dispiace. Per favore perdonami.”
La condanna e le responsabilità della custodia delle armi
Il 1° agosto 2025, un tribunale della Contea di Milwaukee ha condannato Rodriguez a 10 anni di carcere per omicidio colposo di secondo grado, con ulteriori 8 anni di libertà vigilata al termine della pena. La corte ha riconosciuto che l’atto non era premeditato, ma ha anche sottolineato la gravissima negligenza nel maneggiare un’arma da fuoco.
Durante le indagini, le autorità hanno scoperto nell’abitazione numerose armi da fuoco cariche, inclusi pistole semiautomatiche e un caricatore da 50 colpi. Non era il primo episodio: un mese prima, un altro colpo era stato sparato nello stesso edificio, per fortuna senza conseguenze.
Questo caso evidenzia la pericolosità delle armi da fuoco nelle abitazioni, specialmente quando non vengono custodite in modo sicuro. La giovane vittima dormiva serenamente accanto alla madre, in un luogo che avrebbe dovuto essere sicuro.
La tragedia di Isdennyeliz è un richiamo doloroso alla necessità di responsabilità, educazione e controllo nella gestione delle armi, specialmente in ambienti domestici e familiari.