Il 45enne aveva spiegato agli inquirenti di essere stato convinto di averla lasciata a scuola, prima di andare a lavoro.
La Procura di Roma indaga sul padre della bambina di 14 mesi, trovata morta in auto mercoledì scorso, che viene accusato di omicidio colposo. L’accusa sarebbe legata al mancato utilizzo del dispositivo anti abbandono, obbligatorio dal 2019 in Italia per i bimbi con età inferiore ai 4 anni.
L’accusa contro il padre della bambina
Durante l’interrogatorio di ieri davanti al procuratore aggiunto di Roma Paolo Ielo, il padre della bambina ha dichiarato: “Non so cosa sia accaduto, ero convinto di avere lasciato mia figlia all’asilo”. In un primo momento indagato per abbandono di minori, il 45enne oggi viene accusato dalla Procura di omicidio colposo.
La tragedia
La tragedia è avvenuta mercoledì 7 giugno a Roma, in zona Cecchignola. Il padre della bambina, un appuntato dei Carabinieri presso la Direzione Generale del Personale Militare nella Cittadella delle Forze Armate, avrebbe dovuto portare all’asilo sua figlia di 14 mesi, prima di recarsi al lavoro.
Tuttavia, l’uomo avrebbe dimenticato di farlo. Pare che quella mattina non abbia messo la borsa che ogni giorno portava con sé sul sedile posteriore, accanto al seggiolino della bambina, ma sul sedile anteriore del passeggero. Così, dopo aver parcheggiato l’auto, il 45enne ha preso la borsa senza vedere la figlia, che si trovava sul sedile posteriore, dimenticandosi di averla ancora con sé.
La bambina è rimasta chiusa in macchina 7 ore, dove è stata trovata da un carabiniere che ha sfondato il finestrino nel tentativo di salvarla. Nonostante i soccorsi, anche dei medici, per la bimba non c’era nulla da fare.
Le ipotesi
Dalle prime informazioni, la bimba di 14 mesi potrebbe essere deceduta a causa un di collasso dovuto alle altissime temperature dell’abitacolo dell’auto. La vettura, che aveva i vetri oscurati, ha fatto sì che nessuno notasse la piccola nel veicolo parcheggiato.
Intanto il procuratore aggiunto Paolo Ielo ha disposto l’autopsia sul corpo della vittima, per stabilire con certezza le cause del decesso.