Bambina uccisa con 109 gradi nell’armadio: l’orrore dei genitori

Bambina uccisa con 109 gradi nell’armadio: l’orrore dei genitori

Una tragedia a Berne, Indiana: una bambina di 2 anni è morta per ipertermia in una stanza a 109 gradi. Genitori accusati di negligenza grave.

Una vicenda sconvolgente si è verificata a Berne, Indiana, dove una bambina di soli 2 anni è stata trovata morta in una stanza con temperature che raggiungevano i 109 gradi Fahrenheit. Gli accusati, Sintia Perez e Jace Hirschy, affrontano gravi accuse di negligenza di un dipendente che includono un’accusa di livello 1 per la morte della piccola e due accuse di livello 6 relative alla condizione degli altri figli presenti in casa.

La dinamica della morte della bambina

Secondo i documenti del tribunale, la polizia è intervenuta il 27 novembre in seguito a una chiamata riguardante un’indagine sulla morte presso gli appartamenti Swiss Meadows. Sul posto, gli agenti hanno trovato una scena desolante: immondizia sparsa ovunque, presenza di scarafaggi e una cucina in condizioni deplorevoli con pentole ammuffite.

La scoperta più agghiacciante è stata fatta nella camera da letto. La bambina dormiva in un armadio, dove è stata trovata su un materasso sporco e con un pannolino soiled. Le temperature rilevate nell’armadio variavano da 85 a 109 gradi, causando la morte della bambina per ipertermia.

Secondo le indagini, Sintia Perez ha messo a letto la bambina alle 19:00 della sera precedente. Accendendo una stufa elettrica e lasciando la porta dell’armadio quasi completamente chiusa. La mattina seguente. Nonostante il lungo intervallo tra il risveglio e il controllo della bambina, i genitori non hanno verificato le condizioni della figlia fino al pomeriggio.

Gli altri due bambini, rispettivamente di tre e cinque anni, sono stati trovati in condizioni di trascuratezza. Con infestazioni di pidocchi, e sono stati presi in custodia dai servizi sociali.

Conseguenze legali e prossimi passi

Perez e Hirschy si trovano attualmente nel carcere della contea di Adams. Il processo prevede una conferenza preliminare il 14 febbraio e un processo con giuria fissato per il 7 marzo. Questo caso non solo ha suscitato indignazione, ma solleva domande urgenti sulla protezione dei bambini in situazioni di vulnerabilità.

Negligenza genitoriale e condizioni domestiche inadeguate hanno portato a una tragedia evitabile. È fondamentale che la comunità e le autorità si impegnino per prevenire episodi simili in futuro.

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