Bambino di 4 anni aggredito da un pitbull a Lido Tre Archi, Fermo. Come riportato da Il Resto del Carlino, il piccolo è in gravi condizioni.
La tranquilla vacanza di una famiglia a Lido Tre Archi, frazione costiera di Fermo, si è trasformata in un incubo. Come riportato da Il Resto del Carlino, nella mattina del 5 luglio 2025 un bambino di 4 anni è stato brutalmente aggredito da un pitbull mentre si trovava sul pianerottolo dell’appartamento preso in affitto per le vacanze. Il piccolo è stato morso al fianco e ripetutamente sbattuto contro muro e pavimento, in un attacco improvviso e violentissimo.
I primi a intervenire sono stati gli stessi proprietari del cane, che lo hanno strappato dal corpo del piccolo evitando, secondo i medici, conseguenze ancora peggiori. Ma – sottolinea Il Resto del Carlino – i due, invece di aspettare le autorità, si sono dati alla fuga con l’animale, facendo perdere le proprie tracce.

Dinamica dell’aggressione e condizioni del bambino
Secondo quanto riferito da Il Resto del Carlino, l’episodio è avvenuto intorno alle 10 del mattino nel comparto R9, un’area già nota per criticità legate alla sicurezza. Il bambino si trovava fuori dall’appartamento con i genitori all’interno, quando è stato aggredito senza motivo apparente. A seguito delle gravi ferite riportate, è stato immediatamente trasportato d’urgenza dai sanitari del 118 all’ospedale pediatrico “Salesi” di Ancona, dove è tuttora ricoverato in prognosi riservata.
Le immagini descritte da alcuni testimoni e riportate da Il Resto del Carlino parlano di una scena agghiacciante: urla, un lago di sangue e l’impotenza dei vicini che hanno assistito alla scena.
Indagini in corso e allerta nella zona
L’amministratore del condominio, come riferito da Il Resto del Carlino, ha immediatamente contattato le forze dell’ordine, ma al loro arrivo l’appartamento dei proprietari era vuoto. I carabinieri hanno identificato i residenti: una donna italiana e un uomo di origini marocchine, ma nessuno ha aperto nonostante i ripetuti tentativi di contatto.
Non è il primo episodio del genere nella zona: già la sera prima, altri condomini avevano segnalato la presenza di tre pitbull, e l’amministratore – come confermato da Il Resto del Carlino – aveva dovuto far liberare il passaggio. Il quartiere è noto per la presenza di cani di grossa taglia, spesso utilizzati da gruppi legati allo spaccio come strumenti di intimidazione.
Le forze dell’ordine continuano le indagini, mentre la comunità attende risposte e maggiore tutela. L’episodio solleva interrogativi urgenti su come prevenire le aggressioni da cani pericolosi in contesti abitativi condivisi, soprattutto in zone dove la legalità è già precaria.