Bambino con deficit seviziato e violentato in una cantina per tutta la notte: il dramma in un video

Bambino con deficit seviziato e violentato in una cantina per tutta la notte: il dramma in un video

Scoperta scioccante a Milano, dove un bambino con deficit cognitivo è stato sequestrato, seviziato e violentato in una cantina.

Sarebbero almeno due i colpevoli delle brutali violenze ai danni di un bambino con deficit cognitivo andate in scena nella cantina di un palazzo popolare di Quarto Oggiaro a Milano. A riportare la terribile vicenda sono stati i principali media di informazioni che hanno parlato degli abusi subiti da un povero ragazzino di 16 anni da parte di un uomo di 44 e di un minorenne.

Bambino con deficit seviziato e violentato: i fatti

Una vicenda davvero terribile è stata scoperta dalle forze dell’ordine. Stando a quanto trapelato dal massimo riserbo degli investigatori, un bambino con deficit cognitivo sarebbe stato sequestrato, seviziato e violentato nella notte tra lunedì 9 e la mattina di martedì 10 dicembre da parte di un uomo di 44 anni e da un minorenne presso la cantina di un palazzo popolare di Quarto Oggiaro a Milano.

Secondo le ricostruzioni riprese anche dal Corriere della Sera, la vittima sarebbe stata trovata seminuda in strada da una volante della polizia. Proprio da questo incontro casuale sarebbe poi arrivato il racconto di quanto subito durante tutta la notte.

A rendere il tutto ancora peggiore, il fatto che ci sarebbe anche un filmato delle violenze subite che sarebbe stato girato con un cellulare.

Le indagini e le condizioni della vittima

A seguito degli abusi scoperti, sono stati arrestati un 44enne e un minorenne che risultano ancora in attesa di convalida al Tribunale ordinario e a quello dei minori. Le accuse a loro carico sono di violenza sessuale, sequestro di persona, lesioni, produzione di materiale pedopornografico e rapina del cellulare della vittima. 

Per quanto riguarda la vittima, stando a quanto riportato dal Corriere della Sera, pare si trovi attualmente ricoverata e solo quando starà meglio sarà ascoltata dagli inquirenti.

Le indagini sull’accaduto dovranno chiarire il legame tra il ragazzino di 16 anni e i suoi aggressori ed in particolare con il minorenne. Da quanto è filtrato la vittima vivrebbe con padre e sorelle e la sua famiglia sarebbe già seguita dai servizi sociali.

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