Un regolamento di conti è finito in tragedia nel quartiere popolare di Pissevin a Nimes: i responsabili sarebbero dei narcotrafficanti.
Aveva solo 10 anni e la sua vita è stata interrotta da una guerra fra i cartelli della droga. La tragedia è avvenuta lunedì sera nella città francese di Nimes, nel quartiere popolare di Pissevin, zona in cui il 70% della popolazione vive sotto la soglia di povertà e dove il tasso di disoccupazione è al 46%.
“Nimes: un bambino di 10 anni ucciso in quello che sembra essere un regolamento di conti tra spacciatori – ha scritto su Twitter il ministro dell’Interno Gérald Darmanin -. È una tragedia immane che non resterà impunita“. Nella sparatoria sarebbe stato ferito anche un altro innocente che, fortunatamente, non sarebbe in pericolo di vita.
Il bimbo trascinato dall’automobile
Il piccolo di 10 anni si trovava su un auto che è stata colpita dai proiettili intorno alle 23:30. Per paura, il conducente di 28 anni, zio del bambino, ha messo in moto ed ha cercato di allontanarsi dal luogo della sparatoria. L’uomo credeva che il nipote fosse sceso dalla macchina ma, in realtà, il piccolo era rimasto impigliato nella cintura di sicurezza, venendo trascinato sull’asfalto per quasi 2 chilometri.
Le persone coinvolte nella sparatoria sarebbero quattro ma non sono ancora state identificate. Domenica, secondo quanto riportato dalle forze dell’ordine, un adolescente era stato colpito vicino al luogo della sparatoria del giorno successivo da due uomini a bordo di una Renault Clio, lo stesso modello dell’auto dello zio del bambino di 10 anni rimasto ucciso.
