Un bambino di 10 anni è stato attaccato mortalmente da un branco di cani randagi vicino a un terreno incolto a Ludhiana.
Un tragico incidente ha sconvolto la comunità di Hasanpur, un villaggio vicino a Mullanpur Dakha, a Ludhiana, un bambino di 10 anni, identificato come Arjun, è stato attaccato mortalmente da un branco di cani randagi mentre giocava vicino al crematorio del villaggio.
L’orribile fine del bambino con i cani
Secondo i testimoni, Arjun stava giocando all’aperto con due amici quando ha avvistato un aquilone nel cielo e si è allontanato per inseguirlo. La corsa lo ha portato in un terreno aperto, situato vicino al crematorio. Qui, un gruppo di cani randagi lo ha attaccato brutalmente. I due amici che erano con lui, terrorizzati, sono fuggiti verso il villaggio senza avvertire nessuno.
Solo più tardi, un passante ha scoperto il corpo senza vita del piccolo Arjun e ha allertato i residenti. La comunità si è riunita in massa, scossa dalla tragedia. La famiglia del bambino è stata avvisata grazie al riconoscimento del corpo da parte di un negoziante locale.
Preoccupazioni per la sicurezza nei villaggi
L’incidente ha riacceso il dibattito sulla gestione dei cani randagi nei villaggi. Hasanpur non è nuovo a episodi simili: lo scorso anno, un uomo di 35 anni è stato attaccato mortalmente da un branco di cani a Ramgarh Bhullar, un villaggio vicino. Questi episodi sollevano domande sulle misure di controllo e sullo smaltimento adeguato delle carcasse, che spesso attirano animali randagi.
Le autorità locali sono state sollecitate a intervenire per prevenire ulteriori tragedie. Tra le possibili soluzioni proposte ci sono campagne di sterilizzazione, programmi di adozione e una gestione più rigorosa dei rifiuti. Tuttavia, la risposta immediata rimane insufficiente per affrontare il problema in modo strutturale.
La morte di Arjun ha lasciato un vuoto nella sua famiglia e nella comunità locale. I residenti chiedono giustizia e sollecitano azioni concrete per garantire la sicurezza di tutti, soprattutto dei bambini. Che spesso giocano all’aperto senza sorveglianza.
La tragedia sottolinea l’urgenza di affrontare il problema dei cani randagi nelle aree rurali, combinando sensibilizzazione pubblica e interventi istituzionali.