Un bambino immigrato è stato aggredito da un uomo a Cosenza perché si era avvicinato al passeggino del figlio. Il sindaco: “Violenza raccapricciante”.
COSENZA – Un bambino immigrato è stato aggredito da un uomo a Cosenza perché si era avvicinato al figlio, che stava nel passeggino.
La vicenda è stata denunciata da un testimone con gli inquirenti che hanno aperto un’indagine per risalire all’identità dell’aggressore. Al vaglio della Questura le immagini delle telecamere di videosorveglianza.
Il lavoro degli investigatori ha portato all’identificazione del responsabile del gesto. Si tratta del fratello di un pentito di camorra.
La ricostruzione della vicenda
Secondo la prima ricostruzione fatta dagli inquirenti, il bambino era insieme ai fratellini e la madre in uno studio medico. La lunga fila, però, ha portato la donna a dare i soldi ai ragazzini per un gelato. Il più piccolo di origine nordafricana si è avvicinato al passeggino scatenando la violenta reazione del padre del neonato, che lo ha colpito con un forte calcio all’addome.
Immediata la chiamata ai soccorritori che hanno portato il bambino in ospedale per accertamenti. Il piccolo è stato fortunatamente dimesso in poche ore. Sulla vicenda la Questura di Cosenza ha aperto un’indagine per risalire all’identità dell’aggressore.
La condanna del sindaco
L’aggressione è stata duramente condannata dal sindaco di Cosenza, Mario Occhiuto, che ha voluto esprimere la vicinanza alla famiglia del piccolo: “Leggo – sottolinea il primo cittadino citato dall’ANSA – di un raccapricciante episodio di violenza accaduto nei giorni scorsi per strada a scapito di un bimbo di tre anni e la cosa non può che suscitarmi indignazione. Resto sconvolto per le modalità del fatto e perché la circostanza si è verificata in pieno centro“.
“Si tratta – continua Occhiuto – di un gesto gravissimo che non può trovare una giustificazione. Non possiamo tollerare l’odio inconsulto e cruento, specie se la vittima è un bambino piccolissimo e se tale violenza si verifica a Cosenza, una città di inclusione e accoglienza“.
fonte foto copertina https://www.facebook.com/poliziadistato.it