Bimbo ingerisce cocaina, aperta indagine per lesioni

Bimbo ingerisce cocaina, aperta indagine per lesioni

Un bambino di un anno ha ingerito la cocaina dei genitori. La Procura di Roma ha aperto un’indagine per lesioni.

ROMA – Un bambino di un anno ha ingerito la cocaina dei genitori. L’episodio, raccontato da La Repubblica, è avvenuto a Roma sabato 16 gennaio. E’ stata aperta un’indagine da parte della Procura di Roma per lesioni personali colpose.

La vicenda

La vicenda è avvenuta sabato 16 gennaio. Il piccolo si è iniziato a sentire male nel pomeriggio e i genitori hanno subito chiamato il 118. “Nostro figlio sta male, ha dodici mesi, è troppo agitato“, le parole della mamma e del papà del bambino.

Immediato il trasferimento in ospedale per effettuare degli accertamenti. Ascoltati i genitori, il padre ha raccontato quanto successo: “Non lo so cosa ha ingerito, forse la cocaina mi era caduta dalla tasca sul divano, quando mi ero seduto“. Gli esami hanno confermato le parole dell’uomo e riscontrato un attacco epilettico. Le condizioni del piccolo sono in miglioramento, ma non si escludono delle conseguenze.

Allertati gli inquirenti, la Procura ha aperto un’indagine per lesioni personali colpose. Nelle prossime ore si deciderà se contestare anche l’accusa di maltrattamenti.

Db Milano 07/10/2009 – Ospedale Niguarda / foto Daniele Buffa/Image nella foto: ospedale Niguarda ambulanza

Indagini in corso

Sono in corso le indagini per ricostruire meglio quanto accaduto. Le perquisizioni nell’appartamento della coppia non hanno trovato sostanze stupefacenti e per questo la versione dell’uomo sembra convincere gli inquirenti. L’indagine è stata aperta per lesioni personali colpose. I genitori potrebbero essere ascoltati ancora una volta dagli investigatori per accertare quanto successo in questo appartamento.

Le condizioni del piccolo sono in miglioramento e nelle prossime ore i medici dovrebbero sciogliere la prognosi. L’attacco epilettico potrebbe essere stato provocato dalla cocaina, ingerita involontariamente dal bambino. La sostanza stupefacente, secondo una prima ricostruzione, sarebbe caduta dalla tasca del padre. Non sono state trovate altre dosi nell’appartamento dell’uomo.