Bambino morto a Sharm: tradotti documenti dall’arabo

Bambino morto a Sharm: tradotti documenti dall’arabo

Sono stati tradotti dall’arabo i documenti relativi alla morte del bimbo morto a Sharm el Sheikh e consegnati ai medici legali.

I documenti che l’Egitto ha consegnato alla famiglia di Andrea Mirabile, il bimbo di 6 anni morto durante una vacanza a Sharm El Sheikh lo scorso luglio, sono stati tradotti dagli esperti della Procura dall’arabo e consegnati ai medici legali. In questo modo i medici possono concludere l’autopsia. Ma dai documenti non emerge nulla di risolutivo.

Dai documenti emergono due aspetti rilevati dai medici egiziani, ovvero l’assenza di tossine o agenti patogeni nell’ambiente, ovvero il resort in cui alloggiava la famiglia del bambino, e che la causa del decesso non è stata accertata. Ora i medici legali, con la traduzione dei documenti, possono concludere la relazione autoptica disposta dalla Procura italiana.

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La causa del decesso resta un mistero

Le ipotesi avanzate restano ipotesi quindi, come quella dell’intossicazione alimentare oppure l’avvelenamento da contatto, teoria da escludere data l’assenza di agenti patogeni. Gli inquirenti non escludono che il bambino a Sharm possa essere stato curato in maniera inadeguata. Anche i genitori si sentirono male insieme al bambino, il padre fu trasferito a Palermo e riuscì a salvarsi. Nessun altro però nel resort si era sentito male o aveva avuto problemi. Resta ancora un mistero cosa abbia potuto uccidere il piccolo Andrea Mirabile.

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