Un bambino di 2 anni è morto soffocato dopo aver ingerito, forse, un pezzo di un giocattolo. Il racconto dei genitori e i dubbi.
Terribile episodio a Roma, dove un bambino è morto soffocato dopo aver ingerito un giocattolo. Neppure l’intervento dei medici gli ha potuto salvare la vita. I fatti sono avvenuti nella Capitale e, precisamente, al Policlinico Agostino Gemelli, dove era stato elitrasportato dall’ospedale di Monterotondo.
Bambino morto soffocato: i fatti
Una vicenda davvero sconvolgente ha visto una famiglia essere rovinata. Coinvolto un bambino di 2 anni, quindi poco più di un neonato. Il piccolo è morto soffocato dopo aver ingerito parte di un giocattolo. I fatti sono accaduti nella giornata del 27 dicembre con la morte arrivata, poi, alcune ore dopo, il 28.
Da quanto è stato appreso anche dal Corriere, il piccolo era arrivato a Roma in codice rosso in momentaneo arresto cardiaco. I genitori lo avrebbero sentito rantolare mentre dormiva e avrebbero subito chiamato il 118. Il medico dell’ospedale di Monterotondo che lo ha visitato d’urgenza si è accorto che il piccolo aveva alcuni pezzi di un giocattolo nell’esofago e per questa ragione è stato trasferimento con l’elicottero del 118 al Policlinico Gemelli, dove poi è deceduto.
Il racconto dei genitori
Al miomentoi, sulla tragedia che ha coinvolto la famiglia sta indagando la procura della Repubblica di Tivoli che ha aperto un fascicolo. I carabinieri della compagnia di Monterotondo vogliono far luce sull’accaduto con la sostituta procuratrice Arianna Armanini che ha aperto un fascicolo d’inchiesta: l’ipotesi di reato, contro ignoti, è di omicidio colposo.
Da analizzare la testimonianza dei genitori che avrebbero dichiarato sul bambino: “Rantolava nel sonno“, frasi riportate dal Corriere.
Il procuratore capo d Tivoli, Francesco Menditto, ha inoltre disposto accertamenti sulla provenienza e sul tipo di giocattolo ingoiato dal bimbo nella sua abitazione a Monterotondo che avrebbe portato, appunto, al decesso del piccolo.
L’ospedale Gemelli, in un comunicato ufficiale, ha anche spiegato che il bambino era arrivato sul posto già in stato di morte celebrale, dopo oltre un’ora di rianimazione cardiopolmonare.