Bambino picchiato e insultato dalla madre e dal suo compagno: l’assurdo motivo

Bambino picchiato e insultato dalla madre e dal suo compagno: l’assurdo motivo

Le azioni terribili di una mamma e del suo compagno ai danni di un bambino, picchiato e insultato. La triste testimonianza.

Una storia orribile di violenza, fisica e anche psicologica, ai danni di un bambino. Questo è quanto emerso dalle indagini della Procura su una coppia di Città di Castello che picchiava e insultava un minorenne per ragioni futili.

Bambino picchiato e insultato: i fatti

La vicenda orribile vede coinvolta, come detto, una coppia di Città di Castello che è stata rinviata a giudizio dal giudice per l’udienza preliminare di Perugia, Margherita Amodeo, per aver “provocato ansia, paura e attacchi di panico” al figlio minorenne della donna.

Da quanto si è appreso, al bambino veniva “impedito per lunghi periodi di vedere il padre”. Secondo quanto riferito dalla Procura sono state apportate dalla madre del piccolo e dal suo compagno “condotte di violenza fisica, psicologica e verbale”.

La situazione vissuta dal bambino e dai due adulti farebbe riferimento a episodi avvenuti nel passato. I fatti oggetto dell’indagine riguardano il periodo che copre cinque anni, dal 2017 al 2022. All’inizio delle violenze, la vittima aveva 10 anni. Stando alle imputazioni, la coppia composta dalla madre biologica, una 43enne, e dal suo compagno, un 38enne, avrebbe “impedito per lunghi periodi al giovanissimo infante di vedere il padre, minacciando di percuoterlo e di lasciarlo fuori casa”.

Gli insulti e le azioni sul piccolo

Le azioni orribili della madre del piccolo e del suo compagno verranno discusse a processo dal prossimo 16 luglio. Secondo il pm e nelle imputazioni per gli indagatai “alla sua richiesta di volerlo comunque vedere (il padre biologico ndr) lo percuotevano con schiaffi, calci e pugni, lo insultavano dicendogli che era un pezzo di me**a perché era stato allevato dal padre, minacciando che se fosse andato da lui non sarebbe più tornato in quella casa”.

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