Bando per le periferie, scintille nel fronte Lega-M5s

Bando per le periferie, scintille nel fronte Lega-M5s

Il ‘congelamento’ momentaneo del bando per periferie ha aperto alcune crepe nel fronte Lega-M5s.

Crepe e frizioni iniziano a intravedersi nel fronte del governo Lega-M5s. I sindaci del partito verde e del movimento giallo hanno infatti manifestato preoccupazione dopo il ‘congelamento’ del bando per le periferie. Come riferito da Repubblica, vengono così bloccati i progetti di riqualificazione urbana di un centinaio di comuni.

Una situazione che ha permesso alle opposizioni di attaccare, nonostante in prima lettura l’emendamento del Milleproroghe sul bando per le periferie sia stato votato all’unanimità. Così il segretario del Pd, Maurizio Martina: “Il governo fa il gioco delle tre carte, ma deve tornare sui suoi passi e confermare i fondi per i quartieri popolari“.

Bando periferie, Lega e M5s danno la colpa al Pd

Per tentare di resistere all’onda d’urto delle polemiche, il fronte della maggioranza ha però individuato un capro espiatorio comune nel centrosinistra. Così Massimo Bugani, capogruppo del M5s a Bologna: “I progetti non sono stati bloccati, si sono scritti e detti fiume di stupidaggini. È un’assurda strumentalizzazione. Il governo precedente aveva fatto un pasticcio incostituzionale. Ora si cerca di sistemare il tutto, garantendo i fondi ai progetti già avviati e verificando gli altri“.

Sulla stessa linea la sindaca di Roma, Virginia Raggi: “In Italia 96 comuni sono sul piede di guerra per il blocco dei fondi alle periferie? Non è così, rassicuro i romani che avremo i nostri 18 milioni per tre progetti importanti sulle periferie, tra l’altro vinti quando c’era ancora il governo Renzi, perché i nostri evidentemente sono progetti credibili“.

Bando periferie, Nogarin attacca: “Correttivo peggiore della toppa

Tuttavia, non mancano le voci fuori dal coro. Il pentastellato sindaco di Livorno Filippo Nogarin ha infatti affermato che il correttivo del governo sarebbe peggiore della toppa. Preoccupazioni simili per il sindaco leghista di Vicenza, Francesco Rucco: “Sono già partiti i lavori e, per alcune opere, abbiamo incassato il 20%. Il problema riguarda tutti“.

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