Bassetti e l'allarme ghiaccio nelle bibite: presenti batteri coliformi
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Bassetti lancia l’allarme: catene di fast food nei guai

il professore Matteo Bassetti

Bassetti ha citato un’importante inchiesta riguardante le bibite vendute dalle principali catene di fast food.

Dopo aver fatto riferimento nelle scorse ore all’emergenza influenzale, Matteo Bassetti, noto infettivologo, tramite un post sui social ha avvertito la popolazione circa un altro pericolo. Questa volta però, di origine differente. Si tratta infatti di un allarme riferito ad alto contenuto “batterico” presente in alcune bevande vendute dai principali fast food.

L’inchiesta in questione, eseguita dalla BBC, ha fatto rapidamente il giro del web e ha raccolto delle prove sconcertanti. In merito a questo ennesimo scandalo, il virologo ha inoltre rilasciato alcune dichiarazioni.

Matteo Bassetti
Matteo Bassetti – newsmondo.it

Allarme batteri nelle bibite: parla Bassetti

Il rinomato infettivologo ha parlato, sul suo profilo Instagram, di un vero e proprio pericolo presente in alcune delle principali catene di fast food: “Un’inchiesta della BBC ha rivelato una scoperta sconvolgente che ha scosso tre delle più grandi catene di fast food del mondo. I test hanno dimostrato che quasi il 50% dei campioni di ghiaccio prelevati da McDonald’s, Burger King e KFC conteneva batteri fecali, gli stessi presenti nelle feci umane“.

Aggiungendo poi: “Le sconvolgenti scoperte provengono dal programma Watchdog della BBC, che ha inviato giornalisti sotto copertura in dieci filiali di ciascuna catena in tutto il Regno Unito“. Il test è stato così eseguito grazie all’aiuto di alcuni reporter sotto copertura, i quali hanno raccolto prove schiaccianti.

I risultati dei test, sono a loro modo sconcertanti. Questa la dichiarazione: “Campioni di ghiaccio sono stati raccolti e inviati a un laboratorio per essere analizzati. I risultati sono stati inquietanti: tre campioni di McDonald’s, quattro campioni di Burger King e sei campioni di KFC sono risultati positivi ai batteri coliformi. Un chiaro indicatore di contaminazione da materiale fecale. I livelli batterici erano sufficientemente elevati da rappresentare potenziali rischi per la salute“.

In cosa consistono questi batteri?

Bassetti ha poi proseguito con l’approfondimento sui batteri in questione: “Questi batteri, spesso presenti nell’intestino di esseri umani e animali, possono causare infezioni, diarrea e altre malattie se ingeriti. Sono particolarmente pericolosi per i bambini o le persone con un sistema immunitario debole.
E’ probabile che la contaminazione non provenga dall’acqua in sé, ma da scarse pratiche igieniche: dipendenti che maneggiavano il ghiaccio con le mani sporche o macchine per il ghiaccio sporche e non pulite adeguatamente. In sostanza, lo stesso ghiaccio che raffredda la vostra bevanda potrebbe essere stato contaminato da batteri legati alle feci
“.

In seguito a questa scoperta, le indagini sono proseguite da prassi: “Dopo che il rapporto è stato reso pubblico, tutte e tre le catene hanno avviato indagini urgenti. Hanno promesso di disinfettare le macchine del ghiaccio, di riqualificare il personale in materia di igiene e di garantire controlli di routine sulle loro scorte di ghiaccio. Ma per molti clienti, il danno era fatto. Il solo pensiero di sorseggiare una aranciata o una cola piena di “particelle di cacca” era sufficiente a fargli perdere l’appetito“.

Non è mancato, per concludere il post, il commento dell’infettivologo: “Ci ricorda che anche nelle
Ricchissime multinazionali, la sicurezza dipende dai minimi dettagli e regole semplici come lavarsi le mani e tenere le macchine pulite. Anche per le infezioni, siamo quello che mangiamo
“.

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ultimo aggiornamento: 28 Novembre 2025 10:10

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