Una foto e alcune parole decisamente dirette di Matteo Bassetti verso il politico Borghi e i no vax. Si infiamma la discussione sui vaccini.
Continua a distanza la battaglia tra il politico della Lega Borghi e il noto Matteo Bassetti, direttore di Malattie infettive al San Martino di Genova. Il tema caldo è quello della proposta di Borghi in merito allo stop dell’obbligo vaccinale, idea fortemente contrastata dagli esperti e, in questo caso, dallo stesso virologo che tra interviste e messaggi social sta cercando di evidenziare la sua posizione.
Il noto esperto medico ha scelto una foto emblematica e, per certi versi, scioccante e forte, per replicare ancora una volta a Borghi e al mondo politico che viene spesso seguito dai no vax. Bassetti ha condiviso uno scatto di un ragazzino alle prese, pare, con il morbillo. Nella didascalia dell’immagine la spiegazione con tanto di attacco al politico leghista e non solo: “Sapete quanta conoscenza di vaccini e calendario vaccinale hanno Borghi e i suoi seguaci no vax? Molto limitata, se non nulla”, ha esordito.
Il direttore di Malattie infettive al San Martino di Genova ha poi proseguito: “Non sanno neppure che per il morbillo servono due dosi di vaccino. Parlano e argomentano per sentito dire, farfugliando su pubmed o perché ‘me lo a detto mio cuggino’. In generale Il sapere e la ragione parlano e ascoltano. Il torto e l’ignoranza urlano e sproloquiano. Spiace che lo facciano in Parlamento”.
Il precedente messaggio contro la politica
Bassetti si era reso protagonista già alcuni giorni fa di una pesante presa di posizione contro il mondo politico e l’invasione su temi medici come, in questo caso, quello delle vaccinazioni. L’esperto aveva commentato duramente: “L’invasione nel campo della medicina e della salute pubblica da parte della politica e del Senatore Borghi è inaccettabile. Voler abolire o modificare la legge sui vaccini, per guadagnare il consenso politico del movimento no vax, ci riporta ai momenti più bui del populismo e della politica per pochi, soprattutto oggi che stiamo assistendo a una recrudescenza del morbillo, della pertosse e di altre malattie infettive potenzialmente letali e invalidanti per la salute dei bambini”.