Il direttore del Malattie infettive del San Martino di Genova, Matteo Bassetti, ha commentato la novità sulla televisita per il certificato di malattia.
Dopo aver messo tutti in guardia in merito a quella che potrebbe essere la prossima pandemia, Matteo Bassetti, direttore del Malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova, ha commentato una recente novità che riguarda la possibilità di accedere alla televisita quando si tratta di ottenere il certificato medico di malattia.

Bassetti commenta la novità della televisita
Attraverso un filmato condiviso sui propri canali social, Matteo Bassetti ha commentato, come anticipato, la questione legata alla possibilità della televisita per avere il certificato di malattia. “Buone notizie dal disegno di legge, semplificazioni. Cosa potrà succedere? Che chi è in malattia potrà avere una televisita da parte del medico, cioè fondamentalmente telefono collegato, computer o telefono, e il medico potrà farti la visita a casa”, ha esordito il direttore del Malattie infettive del San Martino di Genova.
“È una cosa molto buona, meno male che si va nella direzione della semplificazione. Peccato che in Italia facciamo come sempre le pentole ma non i coperchi. Quindi entra in vigore il 18 di dicembre, però non sarà ancora operativo fino a che le regioni non si metteranno d’accordo di come farlo. E poi vale per alcuni e non per tutti“.
Il controsenso messo in evidenza dall’esperto
In questo senso, Bassetti ha quindi evidenziato nel suo filmato il controsenso di tale novità pur ammettendo la sua utilità: “Vale solo per i dipendenti pubblici, cioè i dipendenti pubblici potranno avere la televisita, quindi il medico non dovrà andare a casa e loro non dovranno lecarsi dal medico, mentre per quanto riguarda i dipendenti privati continueranno a fare come prima. È un paese particolare l’Italia”, ha aggiunto il direttore.
“Io mi auguro che il disegno di legge e semplificazione, questa cosa che è una cosa molto intelligente, riguardi tutti e soprattutto quando si annunciano queste cose che siano operative dal giorno dopo, perché poi al cittadino non gli si può dire ti semplifico, ma aspetta che poi entrerà in vigore non si sa quando”.