Il caso della famiglia nel bosco è diventato di dominio pubblico e anche Matteo Bassetti ha voluto dire la sua tramite un video social.
Lo scontro sulla bronchite della figlia è l’ultimo tassello della storia della cosiddetta famiglia nel bosco. Un argomento che ha visto tantissimi personaggi noti al pubblico dire la propria. Anche il direttore del Malattie infettive del San Martino di Genova, Matteo Bassetti, non si è sottratto nel dare un commento alla situazione.
Bassetti: considerazioni sulla famiglia nel bosco
Intervenuto in un video social pubblicato su Instagram, Matteo Bassetti, direttore del Malattie infettive del San Martino di Genova, ha voluto dire la sua sul caso della famiglia nel bosco. Una situazione che ha generato diversi pareri nell’opinione pubblica. “Vorrei fare un paio di considerazioni relativamente alla famiglia del bosco, ormai così è nominata e di cui non si parla altro da un mese e mezzo a questa parte”, ha esordito il professore.
“Allora, la prima considerazione è per decidere di non far trascorrere il Natale ai bambini con i propri genitori ci devono essere naturalmente delle motivazioni davvero gravi, ovvero maltrattamenti o altre cose importanti che non mi pare che ci fossero“, ha detto ancora Bassetti.
“Veniamo all’aspetto medico, perché questo è una parte significativa. Allora, i bambini non erano vaccinati ma la famiglia sembra aver detto che avrebbe accettato di buon grado le vaccinazioni dei bambini. La seconda considerazione è che la mamma contesta la diagnosi fatta da un medico relativamente alla bronchite. Bene, e chiede che il bambino possa essere visitato da un altro medico”.
“Fare così è sempre sbagliato”
Da qui Bassetti ha quindi preso una posizione chiara sul tema: “Dov’è il problema se si chiede di essere visitato da un altro medico? Una second opinion si dà a tutti, tutte le famiglie decidono evidentemente di chiedere il consiglio a un altro medico. Non stiamo parlando di chiedere il consiglio a una sciamana, uno stregone, stiamo semplicemente chiedendo che la figlia venga visitata per vedere se ha veramente la bronchite da un altro medico. Io trovo che nella vicenda ci siano veramente delle fortissime contrapposizioni”.
Il professore ha quindi descritto un quadro ben chiaro dell’Italia nel suo intervento social: “Quante situazioni simili a queste noi viviamo nel nostro paese? Quanti sono i bambini non vaccinati di cui il tribunale non si interessa? Quanti sono i bambini che vengono curati con l’omeopatia o con altre cose che non servono assolutamente a niente di cui il tribunale non si interessa? Quanti sono i bambini che non vanno a scuola di cui il tribunale non si interessa? Ecco, aver fatto diventare questa vicenda LA vicenda italiana denota secondo me un atteggiamento che quando porta alle forti contrapposizioni è sempre sbagliato“.
