La nuova variante di Covid, la LP.8.1 desta preoccupazione anche in Europa: ecco la sua reale pericolosità spiegata da Matteo Bassetti.
Solamente pochi giorni fa, Matteo Bassetti, direttore del Malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova, aveva manifestato alcuni pensieri in merito alla nuova variante Covid, la LP.8.1, e alla necessità di fare attenzione a seguito della caduta dell’immunità dopo i vaccini fatti in passato. Adesso, il virologo è tornato sull’argomento facendo ulteriormente chiarezza e spiegando la pericolosità di tale variante.

Bassetti e la variante LP.8.1: la situazione
Intervistato da Virgilio Notizie, Matteo Bassetti, direttore del Malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova, ha immediatamente spiegato quale sia la situazione legata alla nuova variante di Covid LP.8.1: “Il Covid sembrava capitolo praticamente chiuso, almeno alla nostra latitudine. Oggi in Europa e in Italia non ci sono allerte particolari, ma i dati che provengono dall’Asia non devono essere trascurati“, ha esordito l’esperto.
“Non alimenterei certo l’allarmismo, non ci sono quadri preoccupanti, ma certo le indicazioni ci dicono che il numero dei casi è drammaticamente cresciuto nelle ultime settimane, in particolare a Singapore e Hong Kong, cioè nelle prime zone che in passato avevano conosciuto il Covid”.
Secondo Bassetti i motivi della nuova diffusione della variante sarebbero essenzialmente due: “Da un lato la perdita di immunità da vaccinazione […]; dall’altra il virus ha anche circolato meno e quindi anche l’immunità naturale è pian piano diminuita”.
Occidente e Italia “in guardia”: la pericolosità della LP.8.1
In merito ai rischi e alla pericolosità che questa nuova variante possa spaventare anche l’Occidente e l’Italia, Bassetti ha spiegato: “La storia ci insegna che i fenomeni che si verificano in Asia, come in Cina, a Singapore, ma anche in Thailandia, ecc. possono poi verificarsi anche da noi, specie in un mondo in cui c’è un’altra circolazione di persone e merci”. Per il Professore, quindi “niente allarmismi” ma solo il costante controllo della situazione.