Morta dissanguata dopo coltellata alla gola: il marito ha organizzato tutto

Morta dissanguata dopo coltellata alla gola: il marito ha organizzato tutto

Una coltellata fatale alla gola, poi il decesso. Morta dissanguata una donna a Battipaglia dopo lite col marito.

Una lite tra marito e moglie si è trasformata in un omicidio. Caso shock a Battipaglia e, precisamente, a Lido Lago dove le forze dell’ordine sono intervenute a seguito di una segnalazione trovando una donna, ancora viva, ma prossima al decesso. Lei, Maria Rosaria Troisi, alla fine è morta dissanguata. Lui, Marco Aiello, è stato subito fermato dagli agenti. Come sottolineato dal Corriere della Sera, l’uomo avrebbe pianificato il “confronto” con la consorte facendo prima uscire i due figli di casa.

Morta dissanguata dopo accoltellamento: il caso a Battipaglia

Un altro caso di omicidio dopo una lite tra marito e moglie. Il caso è avvenuto nel pomeriggio di ieri a Battipaglia, precisamente a Lido Lago ai confini con Eboli, nella Piana del Sele. I coniugi, genitori di due bambini di 9 e 6 anni, sono stati protagonisti di un acceso confronto che si è tramutato ben presto in tragedia.

Da quanto si apprende, l’uomo aveva organizzato tutto per poter affrontare al meglio la moglie. Marco Aiello ha deciso di mandare fuori di casa i due figli affidandoli ai nonnu per poter avere un faccia a faccia molto diretto con Maria Rosaria Troisi. Al momento del confronto, però, la litigata che è stata ben sentita anche dai vicini.

Sono stati proprio questi ultimi a dare l’allarme e avvertire le forze dell’ordine. Quando la pattuglia è giunta sul posto, una villetta di via Flavio Gioia, il terribile atto era già stato compiuto. L’uomo aveva accoltellato la donna con un coltello da cucina ferendola alla gola.

Lei era ancora viva quanto la polizia ha messo piede nell’abitazione ma pochi minuti dopo è morta dissanguata.

Fermato il marito: l’accusa

L’uomo è stato subito fermato dalle forze dell’ordine. Al momento l’accusa nei confronti di Aiello è omicidio volontario. A gravare sulla sua posizione, però, potrebbe esserci il fatto che prima di aggredire la moglie abbia portato i bambini dai nonni paterni. Questo potrebbe indurre la Procura a ipotizzare l’aggravante della premeditazione, oltre a quella di avere agito contro una persona convivente.

Il 38enne idraulico è stato interrogato nella caserma dei carabinieri. A visionare la vicenda sono ora il procuratore di Salerno, Giuseppe Borrelli, e l’aggiunto Luigi Cannavale.

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