La Banca centrale europea potrebbe ridurre i tassi di interesse più di quanto atteso, con possibili ripercussioni sull’euro.
Con l’arrivo del nuovo anno, potrebbero esserci grandi cambiamenti sulla politica monetaria d’Europa. Secondo quanto emerge dalle analisi di T. Rowe Price, la Banca Centrale Europea potrebbe avviarsi verso l’inatteso taglio dei tassi di interesse che potrebbero variare tra i 150 e i 250 punti base.
Cosa succederà nel 2024?
Tomasz Wieladek, chief european economist di T. Rowe Price, prevede che “è molto probabile che nel 2024 l’Europa debba affrontare diversi trimestri di crescita negativa, o almeno stagnante” nel 2024. Questo scenario potrebbe portare a una recessione lieve o media prima di una ripresa verso la fine dell’anno.
Tuttavia, non si esclude il rischio di un periodo di stagnazione più prolungato, specialmente se la politica monetaria della Bce dovesse rimanere troppo restrittiva. Se le previsioni di T. Rowe Price si rivelassero corrette, è probabile che l’euro scenda rispetto a un ampio paniere di valute. Questo potrebbe essere il risultato di un taglio dei tassi più marcato di quanto attualmente previsto dai mercati.
La strategia della Bce
La Banca centrale europea potrebbe avviare un ciclo di tagli dei tassi d’interesse in due circostanze: nel caso in cui si registrerà una crescita più debole del previsto o se l’inflazione scendesse verso il target del 2% più rapidamente del previsto. In questo contesto, i bund tedeschi potrebbero essere i principali beneficiari dei tagli dei tassi in Europa.
Parallelamente, si prevede che la Bce accelererà la riduzione del bilancio a partire dalla metà del 2024, con un nuovo framework operativo previsto per la primavera. I dati indicano quindi che le banche centrali potrebbero iniziare a ridurre i tassi di interesse, mutando lo scenario economico dei mercati.