Benevento, finti medici somministrano cure a pazienti sani
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Benevento, finti medici somministrano cure a pazienti sani

Vaccino

Due medici di Benevento sono accusati di aver somministrato terapie farmacologiche a pazienti sani. Una 46enne è deceduta.

Due medici sono finiti nel registro degli indagati con l’accusa di aver somministrato a pazienti sani dei farmaci che si sono rivelati dannosi per la loro salute. Uno dei pazienti è anche deceduto: si tratta di una 54enne di Benevento.

Al momento il gip di Benevento ha emesso due misure cautelari, arresti domiciliari e divieto di dimora nei confronti dei due indagati. I due indagati sono fratelli originari della provincia di Avellino. L’accusa è quella di aver finto per anni di essere medici e di aver prescritto a pazienti sani presunte sostanze curative, che si sono rivelate dannose – in un caso letali – per i pazienti.

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Stando a quanto emerso dalle indagini della Procura, una donna – loro paziente – è deceduta a causa delle false terapie somministrate dai medici fasulli. Le indagini nei confronti dei due sono scattate già dal 2021, in seguito ad una denuncia presentata dai fratelli della donna deceduta. Secondo le indagini, pare che i due medici non fossero in possesso di alcun titolo per esercitare la professione di medico.

Vaccino

Avrebbero quindi somministrato deliberatamente delle cure farmacologiche a pazienti che risultavano essere sani, o comunque che non necessitavano della suddetta terapia medica. I due si sarebbero spacciati come adatti a malattie oncologiche, ed avrebbero anche svolto anche trattamenti pseudosanitari e pseudoterapeutici.

La nota del procuratore

I due medici fasulli sarebbero i promotori di un “modello di cura” diretto – secondo quanto hanno riferito gli imputati – alla cura di malattie oncologiche. Lo ha scritto in una nota il procuratore Aldo Policastro. La nota continua spiegando che, i due medici, convincevano i pazienti menzionando la collaborazione di un luminare ed esperto della “medicina naturale” in Germania.

In questo modo “praticavano trattamenti per endovena e autotrasfusioni ematiche, con metodiche artigianali e con miscele di sostanze non meglio specificate, dannose per la salute, cagionando in un caso la morte di una donna di 54 anni che versava in realtà in buone condizioni di salute e non soffriva di alcuna patologia”.

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ultimo aggiornamento: 21 Settembre 2022 11:33

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