Tramite i legali, Neumair ha chiesto di accedere a un programma di giustizia riparativa da compiere insieme alla sorella Madé.
Questa mattina, alla Corte d’assise d’appello di Bolzano, si è aperto il processo di secondo grado per l’omicidio di Laura e Peter Neumair a carico del figlio della coppia, Benno Neumair. Il 33enne è accusato di aver ucciso i genitori il 4 gennaio del 2021, per poi gettare i loro corpi nel fiume Isarco.
Inizia il processo: la richiesta di Benno Neumair
Benno Neumair non era in aula per l’inizio del processo di secondo grado davanti alla Corte d’assise d’appello di Bolzano. Al momento detenuto in un carcere del veronese, ha rinunciato a presenziare all’udienza.
Durante la mattinata, la polizia è intervenuta per un oggetto sospetto, probabilmente nascosto in uno zaino, ma poi l’allarme è velocemente rientrato.
Tramite i suoi legali Flavio Moccia e Angelo Polo, all’inizio del processo l’imputato ha chiesto di accedere a un programma di giustizia riparativa da compiere insieme alla sorella Madé e alle zie. Ma gli avvocati della parte civile hanno invece ricordato che Benno “non si è mai pentito” e che non ha mai esaudito le richieste di verità della famiglia.
Il delitto di Bolzano
Il 4 gennaio 2021, Benno Neumair ha ucciso i suoi genitori Peter Neumair e Laura Perselli, entrambi insegnanti in pensione, all’interno della loro abitazione di Bolzano. Poi gettò i loro corpi nel fiume Isarco.
Il 19 novembre scorso Benno era stato condannato all’ergastolo per omicidio e occultamento di cadavere, ed era risultato capace di intendere e di volere. L’unico disturbo a lui attribuito era quello narcisistico della personalità che secondo i magistrati non avrebbe compromesso però la sua capacità di intendere e di volere.
