La nuova proposta del comico fondatore del M5S scatena la polemica.
Il riferimento alla Brigate Rosse preso molto alla leggera ed evocato pericolosamente da Beppe Grillo scatena la polemiche. Il comico chiama a rapporto le “brigate di cittadinanza” in difesa del sussidio di stato. Il fondatore del Movimento chiede ai percettori del reddito di mettersi a disposizione della comunità. I percettori sono dunque chiamati a “rendere più vivibile il quartiere, attraverso manutenzioni ordinarie, pulizie, lavori di giardinaggio, aiuto per gli anziani etc” dice il garante del M5S.
Poi accusa chi critica il reddito di cittadinanza di bloccare le buone intenzioni dei percettori nel mettere a disposizione della comunità le proprie competenze. “Oggi, i percettori del reddito di cittadinanza sono circa 3 milioni, molti dei quali con competenze che vorrebbero mettere a disposizione della comunità. E infatti sarebbe anche previsto che lo possano fare ma ‘qualcuno’ preferisce impedirglielo, creando ostacoli burocratici per renderlo irregolare, se non illegale, perché è più comodo usarli come carne da cannone per fare la guerra ai poveri”, scrive sul suo blog il garante del Movimento 5 Stelle.
La critica per il riferimento alle brigate rosse
“Brigatisti di Cittadinanza, abbiamo bisogno di voi! Abbiamo bisogno della vostra abilità e della vostra partecipazione! L’iniziativa delle Brigate di Cittadinanza giova gravemente alla Comunità. Autorizzazione Ministeriale Non Richiesta”, conclude il fondatore del M5S. Questo ironico intervento sul blog di Grillo però scatena le critiche da parte della Lega. “In questo momento drammatico per l’Italia, chiunque parli di Brigate è un folle e un irresponsabile”, ha detto Matteo Salvini .
“Se non è istigazione al terrorismo, poco ci manca – rincara il leghista Igor Iezzi -. In ogni caso, delle due l’una: o Grillo ignora la storia più recente che ha imbrattato di sangue il nostro Paese durante gli Anni di piombo o il fondatore del M5S è diventato completamente matto. Le sue parole restano comunque di una gravità inaudita. Ci aspettiamo da Conte una presa di distanza chiara e netta”.
“Utilizzare il termine ‘brigate’ evoca in un paese come il nostro, brutti ricordi legati al terrorismo” scrive la deputata di Azione Ruffino.