La morte di Beppe Vessicchio e il retroscena sulla tosse e l’ultima telefonata. Il racconto di Fabio Fazio, rimasto sconvolto per l’accaduto.
Il mondo della musica e dello spettacolo sono rimasti sconvolti dalla morte improvvisa di Beppe Vessicchio, noto direttore d’orchestra, all’età di 69 anni. La notizia ha scosso l’Italia intera e nello specifico alcuni personaggi molto legati al defunto uomo. In particolare Fabio Fazio che attendeva il maestro a ‘Che Tempo Che Fa’, come da lui stesso raccontato a Repubblica con tanto di aneddoto sull’ultima telefonata che Vessicchio gli aveva fatto prima della dipartita.

Beppe Vessicchio morto: la reazione di Fabio Fazio
A seguito della notizia della morte di Beppe Vessicchio, sono stati tantissimi i personaggi del mondo della musica e dello spettacolo che hanno voluto esprimere affetto per il direttore d’orchestra. Tra questi anche Fabio Fazio, molto legato al compianto 69enne con il quale aveva condiviso diversi momenti professionali importanti. “Sono sconvolto. Sconvolto. Una persona meravigliosa”, è stata la prima reazione del presentatore via social.
Lo stesso Fazio a Repubblica ha poi raccontato come attendesse proprio Vessicchio a ‘Che Tempo Che Fa’ per vedergli presentare il nuovo libro destinato ai ragazzi dal titolo ‘Bravo bravissimo – La musica di Mozart il fanciullo geniale’, cosa che appunto non si è verificata per la sua improvvisa scomparsa.
La tosse e l’ultima telefonata di Vessicchio
Fazio ha spiegato di aver ricevuto un’ultima telefonata da Vessicchio: “Invece pochi giorni fa mi avverte che deve rimandare di un paio di settimane”, ha raccontato il conduttore a Repubblica svelando anche le ragioni. “Perché aveva la tosse, non stava bene, una polmonite. Sempre così gentile: ‘Sei stato il mio primo pensiero, ti volevo avvisare’. Gli ho detto di non preoccuparsi, di rimettersi. L’ho salutato come sempre: ‘ti aspettiamo Peppe'”. Quelle, probabilmente, sono anche state le ultime parole del maestro poco prima di lasciare tutti all’improvviso.
Il presentatore ha ricordato anche come Vessicchio fosse una persona magica e a modo: “Era una persona dotata di grande garbo, gentilezza e eleganza. […] Il pubblico lo adorava, quando facevamo Sanremo aveva colto le sue caratteristiche, come d’altronde noi e i professori d’orchestra. Era diventato una star e in lui non c’era nessun compiacimento […]”.