Dieci persone sono state a Bergamo con l’accusa di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Tra loro anche funzionari pubblici.
BERGAMO – Blitz della polizia nelle prime ore di lunedì 6 maggio 2019 contro l’immigrazione clandestina. Gli agenti hanno eseguito l’ordinanza di custodia cautelare, emessa dalla Procura di Bergamo, nei confronti di dieci persone. Tra di loro anche dipendenti di polizia locali, funzionari amministrativi ed un esponente cittadina di Forza Italia.
I fermati sono accusati di favoreggiamento aggravato dell’immigrazione, falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale, alterazione di documenti al fine di determinare il rilascio di un titolo di soggiorno e corruzione.
Bergamo, arresti per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina
Le indagini sono partite nelle scorse settimane dopo una segnalazione dell’Ufficio immigrazione su un dipendenti amministrativo. Quest’ultimo – secondo quanto riportato da La Repubblica – avrebbe richiesto la convalida di alcune pratiche di permessi di soggiorno ma con certificati di residenza non veri.
L’inchiesta ha portato alla luce un’associazione a delinquere che falsificava i certificati anagrafici per far ottenere il nullaosta del ricongiungimento familiare a cittadini cinesi. Il costo di queste pratiche si aggirava intorno ai 9mila euro mentre per il rinnovo pagavano 3mila euro.
L’indagine continuerà nelle prossime settimane per capire se altre persone sono coinvolte in questa vicenda anche se al momento non risultano dipendenti iscritti sul registro degli indagati oltre a questi ultimi. La loro posizione sarà valutata dal magistrato durante l’interrogatorio di garanzia previsto a breve. Gli inquirenti sperano con le loro dichiarazioni di capire altre cose su questo giro di passaporti falsi.
Arresti a Bergamo per immigrazione clandestina, Salvini sui social: “La pacchia è finita”
La notizia è stata commentata sui social da Matteo Salvini con un brevissimo post: “Mafia dell’immigrazione clandestina, altri arresti – scrive il vicepremier – bene, la pacchia è finita“.
Di seguito il post di Matteo Salvini sui social