Anche Silvio Berlusconi difende il ministro della Giustizia Nordio attaccando alcuni magistrati troppo politicizzati.
Il fondatore di Forza Italia, Berlusconi, con un video sui social esprime il suo pieno sostegno al ministro della Giustizia Carlo Nordio esaltando il suo essere garantista, valore del suo partito. “Dopo molto tempo, l’Italia ha un ministro della Giustizia di cultura liberale e garantista, una cultura profondamente affine alla nostra. Questa è una buona notizia per il Paese, per il governo, per tutti gli italiani, di tutte le parti politiche” sottolinea l’ex Cavaliere.
“Noi di Forza Italia sosterremo l’azione del Ministro Nordio con assoluta convinzione” afferma pubblicamente nel suo video Berlusconi e prosegue dicendo che “La giustizia italiana ha bisogno urgente di essere riformata, e il nostro ministro ha dimostrato di voler lavorare seriamente per questo obiettivo”. L’ex premier sottolinea che l’obiettivo del suo partito, così come del governo, “non è certo un conflitto fra politica e magistratura” precisando che le riforme che si intende fare “non sono contro i magistrati, sono per i cittadini”.
Però arriva anche la stoccata da parte di Berlusconi ad alcuni settori della magistratura politicizzati che sono ostili a certe riforme. “Alcuni di questi magistrati sono passati direttamente dai loro uffici giudiziari alle aule del parlamento, nelle file dei Cinque Stelle. Questo dimostra quanto poco quei magistrati potessero essere imparziali”, aggiunge. “Altri loro colleghi e amici sono rimasti nelle correnti di sinistra dell’ordine giudiziario.”
“Non vogliamo il controllo della società e la limitazione della libertà come in Cina”
“Ma noi sappiamo che la gran parte della magistratura è sana, è corretta, svolge il suo compito con imparzialità e con profondo senso dello Stato. Noi vogliamo valorizzare la professionalità dei magistrati seri, quelli che fanno le inchieste senza calpestare la dignità e la libertà dei cittadini, quelli che giudicano senza essere condizionati da preclusioni ideologiche o da calcoli di carriera” sottolinea Silvio Berlusconi. Il presidente di FI poi interviene sull’uso delle intercettazioni e della polemica che ne è seguita parlando di strumento di indagine necessario e che nessuno ha mai pensato di limitarne l’uso per indagini di mafia e terrorismo.
L’obiettivo è combattere con tutte le forze l’idea che tutti gli italiani possano essere trattati come sospetti mafiosi o terroristi facendo valere l’idea di libertà e privacy delle persone, l’intimità delle case e delle conversazioni private senza che questa possa essere violata con facilità. Berlusconi così sottolinea la differenza con un paese illiberale come la Cina che con la scusa di utilizzare la tecnologia per controllare la società finisce per soffocarla e reprimere il dissenso. “Noi non vogliamo questo modello di società” precisa.
“Lo stato di diritto e la libertà dei cittadini sono grandi temi sui quali non ci si dovrebbe dividere. Sui quali maggioranza e opposizione, politica e magistratura dovrebbero lavorare insieme. Noi siamo pronti a farlo” mette in chiaro il suo pensiero e la linea del suo partito.