Berlusconi: “Mes, assurdo dire no. Ritardi dell’Ue colpa dei sovranisti del Nord Europa”

Silvio Berlusconi punta il dito contro i sovranisti del Nord Europa sul tema degli aiuti e sostiene con forza l’accettazione del Mes.

ROMA – Silvio Berlusconi è stato intervistato da Radio 24. Il leader di Forza Italia è intervenuto sul tema dei rapporti tra Italia e Unione Europa per quel che concerne gli aiuti per fronteggiare l’emergenza Covid-19.

Colpa dei sovranisti nordici!

Non mi sento di dare un giudizio tanto severo sull’Europa. Se vi sono state lentezze e ritardi nell’intervenire a favore dell’Italia, è stato proprio a causa delle resistenze dei partiti sovranisti forti in alcuni Paesi del Nord Europa“. Così Berlusconi, il quale chiosa che “il sistema Europa, dopo qualche incertezza iniziale, sta rispondendo all’emergenza meglio del nostro governo“.

No al Mes assurdo e insensato

A ciò si è collegato inevitabilmente il tema del Mes. E per l’ex premier non ci sono dubbi sulla loro utilità e necessità: “Sarebbe assolutamente assurdo per noi rinunciare a 36 o 37 miliardi che ci verrebbero prestati a tasso zero e senza condizioni. Potremmo riqualificare gli ospedali, sovvenzionare le ricerca, assumere medici. Dire no mi pare un pregiudizio assurdo e insensato“. Berlusconi ha poi aggiunto di aver spiegato la sua posizione a Salvini.  

fonte foto https://www.facebook.com/legasalvinipremier/

Berlusconi con la Cei

Infine, il presidente di Forza Italia si dice d’accordo con la posizione della Cei, che ha espresso malumore per le decisioni di vietare ancora le messe: “E’ assolutamente indispensabile che i negozi riaprano il 4 maggio, non un giorno più tardi. Una contraddizione ancora più grave è il divieto delle funzioni religiose. E’ un atto che definisco ai limiti del persecutorio. Perché le persone possono andare in fabbrica o in ufficio ma non a messa? E’ un tema di libertà religiosa ma anche di rispetto per i tanti italiani per i quali la messa e la comunione sono il momento più importante della vita spirituale. I vescovi hanno fatto molto bene a far sentire la loro voce“.