Berlusconi, rivelazione segreta dopo la morte: cosa faceva il Cavaliere
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Berlusconi, rivelazione segreta dopo la morte: cosa faceva il Cavaliere

Silvio Berlusconi

Rivelazioni inedite su Silvio Berlusconi dopo la sua morte. A parlare è il fratello Paolo che ha raccontato alcuni comportamenti segreti del Cavaliere.

Una serie di emozioni ma anche alcuni ricordi ricchi d’affetto. Il nuovo anno è iniziato senza Silvio Berlusconi e in famiglia, suo fratello Paolo, ha colto l’occasione per svelare a Libero alcuni dettagli segreti o quantomeno inediti relativi al compianto Cavaliere.

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Berlusconi raccontato dal fratello Paolo

Quello appena trascorso è stato il primo Natale e il primo Capodanno senza Silvio Berlusconi. Il Cavaliere ha lasciato i suoi cari l’estate del 2023 e per questo la famiglia ha trascorso questi giorni, per la prima volta, senza di lui. Un qualcosa di emotivamente molto forte come ha spiegato a Libero suo fratello Paolo.

“Tristezza, tanta tristezza, ma soprattutto commozione. Ogni volta che ne parlo, che ne sento parlare, che lo ricordo, che mi parlano di lui, scatta una sensazione di struggente nostalgia”, ha ammesso l’uomo. “Anche se poi io sento che lui è ancora in mezzo a noi. Lo è per me, per noi, lo è per tanti italiani . E a loro dico: ‘Non è più il tempo delle lacrime, amici miei, è il tempo del ricordo con la serenità e la felicità di averlo conosciuto. Noi abbiamo avuto la fortuna di conoscerlo, abbiamo avuto la fortuna di viverlo e io avendolo avuto al mio fianco, fin da quando sono nato, più di tutti gli altri’”.

La rivelazione inedita: “Come mi chiamava”

Paolo Berlusconi ha rivelato poi alcuni particolari inediti legati al fratello Silvio. “Silvio è stato il mio fratellone con cui giocavo da piccolo, è stato l’uomo che mi ha insegnato a lavorare, che mi ha insegnato ad avere rispetto degli altri, che mi ha insegnato i valori più importanti della vita. I suoi valori che sono diventati anche i miei. Silvio è il fratello che quando ho avuto una brutta malattia mi chiamava tre volte al giorno: Silvio fino alla fine della sua vita, ancora sino all’ultimo, al telefono, o quando ci vedevamo, mi chiamava Amore. Non era mica una parola casuale, non era l’abitudine. Vorrei che lei capisse questo: Silvio era, è stato, è, e sarà sempre Amore. Lui aveva amore per tutti, era incapace di rancore, incapace di sentimenti negativi. Per questa semplicissima ragione tanti italiani lo rimpiangono. Come fai a non rimpiangere una persona così?”.

La famiglia e la morte della madre

Tra i vari passaggi, anche quelli legati alla morte dei genitori di Berlusconi: “Mio padre e mia madre sono stati fondamentali nella formazione di Silvio, soprattutto con l’insegnamento che la famiglia è il valore più grande che noi possediamo. Dopo la morte della mamma, Silvio, ha trovato in Marina una degna sostituta. Gli ha saputo dare i consigli e l’amore che prima ci dava nostra madre”.

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ultimo aggiornamento: 2 Gennaio 2024 13:33

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