Berlusconi indica la via. Sì al Mes, no alla proroga dello stato di emergenza

Berlusconi indica la via. Sì al Mes, no alla proroga dello stato di emergenza

Silvio Berlusconi conferma la posizione favorevole al Mes e si oppone alla proroga dello stato di emergenza.

Intervenuto ai microfoni de il Corriere della Sera, il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi ha fatto il punto sui temi caldi per quanto riguarda lo scenario politico italiano.

Scostamento di bilancio, “Non si può fare a cuor leggero”

Il primo grande tema è quello dello scostamento di bilancio votato nell’ultimo Consiglio dei Ministri. Berlusconi si allinea alla posizione degli alleati di Centrodestra, in particolar modo a quelle della leader di FdI.

“È necessario che prima di questo sia il governo a rispondere ad un’altra domanda: che uso intende fare di quei 25 miliardi? Scostamento di bilancio significa nuovo debito, che noi stessi – o le generazioni dopo la nostra – prima o poi dovranno pagare. Non si può certo farlo a cuor leggero, non si può farlo per alimentare spesa assistenziale o peggio clientelare“.

Silvio Berlusconi

Berlusconi, no alla proroga dello stato di emergenza e sì al Mes

Inevitabile un commento su due temi caldissimi della politica italiana, la proroga dello stato di emergenza e il Mes. Berlusconi ha ribadito come FI sia favorevole al ricorso al Mes e fermamente contraria alla proroga dello stato di emergenza.

“Stiamo lavorando per presentare in Parlamento con gli altri partiti del centro-destra una risoluzione congiunta per chiedere al governo di non prorogare lo stato di emergenza. Al momento non ci sono fondate ragioni per farlo e proseguire per questa strada significherebbe pregiudicare i consumi interni e continuare a trasmettere all’estero l’immagine di un Paese “in emergenza”. Tutto ciò comporterebbe gravi danni alla nostra economia”.

Berlusconi non nega la presenza e la minaccia del coronavirus, anzi, si dice consapevole dei rischi legati a una seconda ondata. Al momento, secondo il leader di FI, non ci sarebbero le condizioni per mettere in secondo piano il Parlamento. Che inoltre saprebbe anche gestire una situazione emergenziale.

Certo il Covid-19 è un’emergenza sanitaria tutt’altro che conclusa nel mondo e purtroppo il rischio di una seconda ondata di contagi non è affatto da escludere. Se questo accadesse Governo e Parlamento sarebbero perfettamente in grado di intervenire e ove necessario in autunno, di dichiarare in poche ore un nuovo stato di emergenza”.

“Il voto sul MES è soltanto un voto sul MES, non è un voto di fiducia al governo né l’atto di nascita di una maggioranza diversa – ha proseguito Berlusconi. C’è una convergenza di vedute su un argomento specifico – e solo su questo – con parte della maggioranza e una divergenza con Lega e Cinque Stelle. Non ha alcun significato politico nazionale, questo deve essere chiaro. Da parte nostra è un atto di coerenza con la nostra visione dell’interesse nazionale, dell’Europa e del rapporto con l’Unione Europea”.

An Milano 09/05/2014 – arrivo di Silvio Berlusconi alla Fondazione Sacra Famiglia per lo svolgimento dei servizi sociali stabiliti dal Tribunale / fotoAndrea Ninni/Image nella foto: Silvio Berlusconi

Il ruolo e ‘la posizione’ di Forza Italia nel Parlamento

Berlusconi ha poi parlato del ruolo di Forza Italia, che qualcuno nelle scorse settimane aveva indicato come possibile stampella del governo Conte per arrivare, anche in caso di crisi, fino alla fine della legislatura o almeno fino alla scelta del nuovo Presidente della Repubblica.

“Non credo che il governo Conte arriverà al 2023 e certamente non con il nostro consenso. Noi del resto siamo responsabili verso la Nazione, verso le istituzioni, non certo verso il governo. Il termine opposizione responsabile è spesso equivocato: non significa opposizione più morbida, ma significa mettere l’interesse del Paese prima delle tattiche politiche” .

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