Il centrodestra che sostiene il governo non ha intenzione di proseguire a governare insieme ai grillini.
Forza Italia e Lega sono pronti ad andare al voto “anche a brevissima scadenza” come hanno dichiarato. Come ha ribadito lo stesso Draghi, il patto di fiducia alla base di questo governo di unità nazionale si è rotto. Per questo, i partiti della coalizione di centrodestra che hanno deciso di sostenere il governo Draghi – soprattutto Berlusconi che ha spinto per l’ex Bce sin dal principio – non vogliono più governare con i 5 stelle.
Questo veto bloccherebbe l’ipotesi che mercoledì tutto resti uguale e che i 5 stelle confermino la loro fiducia al governo Draghi. Dall’altra parte il premier ha sottolineato più volte che non esiste un governo Draghi senza i 5 stelle ma forse una scissione dei grillino potrebbe fargli cambiare idea, a cui anche Forza Italia sta puntando.
Il rifiuto per i 5 stelle di Forza Italia e Lega
La linea comune di tutto il centrodestra, compresa l’opposizione, è andare al voto il prima possibile. Anche se i due partiti che si sono impegnati in questa esperienza di governo continuano a sostenere Draghi ma senza i grillini. Per Berlusconi e Salvini è ormai impossibile creare un nuovo esecutivo con i 5 stelle “incompetenti” e “inaffidabili”.
All’interno del partito azzurro però c’è il fronte governista ovvero quello dei ministri, soprattutto Gelmini, che intendono sostenere il governo Draghi senza se e senza ma. Ma non è l’unica la ministra Gelmini, sono molti i deputati azzurri che appoggiano la sua decisione ed esprimono dissenso verso il vertice che invoca le urne troppo vicino ai sovranisti.
La spaccatura all’interno di Forza Italia si fa sempre più palese tra i moderati antisovranisti e quelli più vicini alla Lega di Salvini. Discorso simile sta succedendo all’interno del Carroccio. Giorgetti e l’ala istituzionale continua a ribadire il sostegno al governo Draghi mentre il segretario Salvini è già in campagna elettorale scagliandosi contro i 5 stelle e anche contro il Pd inasprendo gli animi all’interno di questa maggioranza.