Berlusconi, spuntano i suoi ultimi appunti

Berlusconi, spuntano i suoi ultimi appunti

Durante il suo ricovero all’ospedale San Raffaele, il Cavaliere aveva continuato a lavorare.

Nonostante essere stato ricoverato per malattia, Silvio Berlusconi ha continuato a lavorare fino alla fine. Secondo quanto riportato dal quotidiano Il Fatto Quotidiano, ci sarebbe una fonte “anonima” ma “qualificata” che avrebbe seguito l’ex premier negli ultimi mesi. Berlusconi avrebbe lavorato su un appello per la pace tra Russia e Ucraina, dal suo letto al San Raffaele.

L’appello dell’ex premier

In questo appello, Vladimir Putin e Volodymyr Zelensky avrebbero dovuto rinunciare a qualcosa per il bene comune. Oltre a ciò, Berlusconi era preoccupato dalla crescente influenza della Cina e dalla sua capacità di sfruttare le debolezze dell’Occidente. Per questo avrebbe appoggiato la missione del cardinale Matteo Zuppi a Kiev.

Nell’appello, Berlusconi richiedeva a Zelensky di “far tacere le armi” e fermare la controffensiva, giudicata dal Cavaliere “dannosa e controproducente per il suo popolo“. Secondo Berlusconi, sarebbe stato opportuno un incontro tra Putin e Zelensky, con la cessione di quest’ultimo delle repubbliche filorusse a Mosca. Questo perché “l’Ucraina non può vincere la guerra“.

Ne Il Fatto Quotidiano si legge che Andrea Orsini, ghostwriter di Berlusconi, avrebbe parlato di come Berlusconi “era disperato all’idea che si potessero distruggere così tante vite umane nella guerra in Ucraina“.

Silvio Berlusconi

La telefonata tra Berlusconi e Santoro

Anche Michele Santoro ha riferito, durante la sua ultima apparizione televisiva, di aver parlato privatamente con Berlusconi della situazione di guerra in Ucraina. Questo colloquio risale al periodo antecedente il ricovero di Berlusconi. Hanno parlato “degli orrori della guerra e dell’inadeguatezza dei leader politici a gestirla“.

Negli scorsi mesi era emersa in modo deciso la posizione politica di Berlusconi su diversi temi. In febbraio, sono stati divulgati degli audio in cui criticava Giorgia Meloni in relazione a Zelensky. A settembre è scoppiato un altro caso: Berlusconi è stato attaccato per le sue dichiarazioni fatte in Veneto, in cui ha affermato che Putin è stato costretto ad invadere a causa della pressione dei comunisti.