L’affondo in diretta tv di Pier Luigi Bersani a Ignazio La Russa e la Premier Giorgia Meloni: dal Referendum alle mosse politiche.
Dopo aver spiegato il motivo per cui secondo lui Giorgia Meloni sia peggio di Silvio Berlusconi, Pier Luigi Bersani è tornato alla carica sul Governo con parole di fuoco non solo sulla Premier ma anche sulla seconda carica dello Stato, Ignazio La Russa. Argomenti scottanti sono stati quello del Referendum e in generale dell’approccio della maggioranza. Bersani, nel suo intervento su La7 a ‘In Altre Parole’, non ha fatto mancare un passaggio anche sul Partito Democratico.
Bersani: il commento sul Pd
Intervenuto in diretta tv su La7 alla trasmissione ‘In Altre Parole’, Pier Luigi Bersani ha spiegato la situazione legata al Pd e alla necessità del partito di riaccendere la luce nel popolo: “Il Pd nasce con alcuni problemucci che non si sono ancora risolti sia nei contenuti, sia nell’organizzazione. Quando un partito ha un’assemblea di 1000 persone e una direzione di 200, è molto difficile regolare il traffico”, ha esordito il volto della sinistra.
E ancora: “Attenzione: oltre ai referendum, ci saranno le elezioni amministrative e regionali. E io sono convinto che la destra non sia la maggioranza di questo paese. Il vero problema è risvegliare un mondo, che è ancora troppo passivo e che non ha trovato un elemento di fiducia”.
L’affondo su La Russa e Meloni
Spostando poi l’attenzione alla maggioranza di Governo e nello specifico a Ignazio La Russa e Giorgia Meloni, Bersani ha spiegato: “Che la seconda carica dello Stato inviti a non andare a votare al referendum dell’8 e del 9 giugno è fuori dal solco“.
E in generale sulle mosse della maggioranza: “Ma nel governo fanno tutti il doppio e il triplo gioco. La Meloni, ad esempio, in politica internazionale fa il gioco delle tre carte e pretende anche di avere gli applausi. Qui sorge spontanea la metafora: vuoi proprio il tortello a misura di bocca“, ha detto Bersani usando una delle sue consuete metafore.
